L'Italia che va del 4 febbraio 2011
Italia che va 4 Febbraio 2011
Il made in Italy riprende slancio grazie alle esportazioni a quanto sostiene Unioncamere. Le nostre imprese manifatturiere specie quelle sino a 500 dipendenti, recuperano posizioni nell’ultimo trimestre dello scorso anno, con un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2009, e un più 5% per l’export per le PMI del nord Italia.
Anche le le piccole aziende registrano aumenti più contenuti attorno al punto e mezzo di percentuale.
I settori che brillano quelli dei metalli, le industrie chimiche e delle materie plastiche, quelle elettriche ed elettroniche e quelle meccaniche e dei mezzi di trasporto. Il sistema moda è in ripresa, mentre l’alimentare e l’industria del legno e del mobile tengono con aumenti oltre l’1%. Il Nord presenta maggiori dati positivi rispetto al Sud, ma sono le vendite all’estero per tutti a guidare il consolidamento rispetto al passato.
E noi oggi compiamo un viaggio proprio nel Sud del paese, da Napoli a Brindisi, tagliando Campania e Puglia, per conoscere dalla viva voce dei protagonisti dell’impresa locale quale ventata di novità caratterizza le strategie di artigiani e imprenditori in diversi comparti dell’eccellenza nazionale. A Napoli una via dell’eccellenza, sognata da chi ha sempre puntato su gusto e sinergie comuni per conquistare i compratori dall’estero, mantenendo viva l’identità della città, di cui si è parlato sin troppo per altre questioni note. Maurizio Marinella Maresca
E poi in Puglia come ci si prepara per un’offerta turistica che coniughi diverse voci e servizi guardando all’estremo Oriente e agli Stati Uniti?
Vittorio Muolo imprenditore
I mestieri dell’Italia che va…infine ci portano dentro l’industria del benessere che segna anche in tempi di congiuntura non favorevole, un incremento in media di oltre il 16%. Da Rimini un’iniziativa volta a incentivare l’offerta di servizi Fabrizio Massoli