

Le reazioni all’audizione di Sigfrido Ranucci in commissione antimafia
Senatore FdI Salvatore Sallemi, componente dell'Antimafia
"Sono rimasto sorpreso nel sentire ieri sera Sigfrido Ranucci in una trasmissione televisiva dichiarare che ha chiesto di secretare in commissione Antimafia la risposta sul Sottosegretario Fazzolari perché doveva dire cose importanti e delicate che meritavano il segreto. Non posso rendere pubbliche le sue dichiarazioni ma è falso che abbia detto qualcosa di rilevante. Ha semplicemente ripetuto teoremi privi di riscontro che aveva già affermato pubblicamente in passato, senza aggiungere nulla di nuovo".La sua richiesta di rendere segreta la risposta è apparsa a tutti immotivata, generando il sospetto che fosse solo una messa in scena programmata, volta a far credere all'esterno che ci fossero notizie clamorose da comunicare. Reputo grave che si sia usata la Commissione parlamentare antimafia per un simile stratagemma mediatico e per gettare fango contro il governo".
Deputato FdI Francesco Michelotti, componente della Commissione Antimafia
"Nella risposta secretata di Sigfrido Ranucci alla domanda di Scarpinato sul sottosegretario Fazzolari non vi era nulla di sensibile o importante. Non si comprende il motivo della richiesta di secretazione, se non per creare un caso sul nulla. Sarebbe opportuno che Ranucci ripetesse pubblicamente quanto detto in commissione antimafia per mettere fine alle speculazioni sorte in seguito alla sua audizione".
Senatore M5S Luigi Nave, capogruppo in commissione Antimafia
"I parlamentari di Fdi Michelotti e Sallemi oggi hanno fatto ripartire la macchina degli attacchi a Sigfrido Ranucci, evidentemente ritengono sia già finita la fase della solidarietà dopo il pesantissimo attentato che ha subito il giornalista. È grave che i due componenti della commissione Antimafia ignorino le regole dello stesso organo e esprimano pubblicamente le loro soggettive e politiche valutazioni su quanto ha detto ieri Ranucci in seduta secretata. Con i loro commenti vogliono forse derubricare quelle affermazioni riservate, definirne a loro modo i contenuti e provare a stoppare ulteriori approfondimenti? È molto scorretto e anche pavido provare a qualificare all'esterno una testimonianza rilasciata in sede riservata senza che la rivelazione pubblica dei contenuti di quelle parole di Ranucci possa eventualmente smentirle. Le loro affermazioni sono anche attacchi gratuiti a Ranucci, contengono accuse varie sulle parole pronunciate dal conduttore di Report. Fdi lasci lavorare gli organi parlamentari e provi a dare seguito alle varie solidarietà espresse da quel partito a Ranucci, che altrimenti suonano come vuota retorica".
Senatore PD Walter Verini, capogruppo in commissione Antimafia
"L'audizione di Sigfrido Ranucci in commissione Antimafia è stata molto rilevante, per avere innanzitutto confermato come la criminalità organizzata intimidisca e colpisca, anche con la violenza, ogniqualvolta giornalisti e informazione di inchiesta con coraggio squarciano veli, accendono fari su malaffare, mafie, rapporti tra queste, estremismo nero e settori della politica. Con senso di responsabilità il conduttore di Report ha chiesto la secretazione di parti significative dell'audizione. Ha fatto bene, perché ci sono aspetti molto delicati che meritano approfondimenti sia in sede di indagini giudiziarie, sia in sede di organi parlamentari, per esempio Copasir - che ha strumenti appropriati per condurre ogni verifica e approfondimento. Lo stupore 'postumo' di esponenti della destra per questa richiesta, non emerso ieri al momento della richiesta, è incomprensibile. O forse troppo comprensibile".