"Una copia al posto del Monet": le mail inedite

26 settembre 2025 ore 11:00

“L’originale del Monet era quindi a Frescot ed è stato sostituito da una copia?”. Se lo chiede la onnipresente e precisissima segretaria di John Elkann, Paola Montaldo, in una mail inviata nel 2020 all’avvocato del suo datore di lavoro, Carlo Lombardini.

È una delle mail sequestrate dalle Fiamme gialle di Torino nel 2024  negli uffici amministrativi all’interno dell’indagine per truffa ai danni dello Stato. Ora questo documento è finito sul tavolo del pm Stefano Opilio di Roma, che indaga sulla presunta esportazione illecita di almeno 13 opere d’arte appartenute a Gianni Agnelli, poi passate alla moglie Marella Caracciolo e infine ai tre nipoti , John, Lapo e Ginevra Elkann. La mail si riferisce al Glacon effet blanc di Claude Monet, inizialmente collocato a Frescot, la villa torinese dell’avvocato. La Finanza lo aveva trovato nel 2024 a Torino, in un caveau del Lingotto. Ma era solo una copia. L’originale oggi sta in Svizzera.

L’indagine era nata dalle inchieste di Report, che era riuscita a ricostruire, con documenti inediti, la ricchissima consistenza del patrimonio di capolavori acquistati da Gianni Agnelli (oltre 630 opere).

Un accordo transattivo stilato nel 2004, dopo la morte dell’avvocato, avrebbe dovuto sancire quale parte del patrimonio sarebbe dovuto passare alla figlia Margherita e cosa restare alla moglie Marella Caracciolo. Ma dall’inventario dell’appartamento di Roma sparisce stranamente una pagina, la numero 75.

Riappare nelle carte sequestrate dalla finanza torinese, ora al vaglio degli inquirenti romani. Scrive sempre Montaldo a Lombardini: “Caro avvocato, il dottor Cattro (allora avvocato di Margherita Agnelli, ndr) è venuto con un collaboratore che ha scattato le fotografie nel febbraio 2004. Nella loro copia di inventario avevano un pagina che io non avevo”. In allegato, nella mail, c’è la foto della pagina 75. Contiene un Balla (La scala degli addii) e un De Chirico (Mistero e Melanconia di una strada). Secondo il documento si trovavano nella camera di Donna Marella Caracciolo a Roma. Oggi sono in Svizzera,  proprietà di John Elkann. Come sono finite lì?

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