Il colonialismo è un sistema che prevede politiche di conquista e dominio (politico, economico, culturale) di uno Stato su un altro territorio per sfruttarne le risorse nonché la forza lavoro della popolazione locale.
Il colonialismo di insediamento è una forma di colonialismo il cui obiettivo è invece l’appropriazione territoriale tramite una comunità di coloni che si sostituisca gradualmente alla popolazione preesistente, controllando e sfruttando le risorse del territorio e traendo profitto da esse. L’obiettivo è espellere completamente, cancellare o marginalizzare la popolazione autoctona a vantaggio di una nuova società coloniale.
In "Dall'economia dell'occupazione all'economia del genocidio" la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese ricostruisce come, con l’ausilio crescente di entità economiche private, Israele ha perseguito l’espropriazione delle terre in Palestina e il trasferimento forzato dei palestinesi, un processo partito agli inizi del ‘900 e che si è intensificato prima con la Nakba del 1948 e poi soprattutto a partire dal 1967.
Leggi il quarto capitolo del rapporto "Dall'economia dell'occupazione all'economia del genocidio"