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01/03/2012

In America Latina
la tv dei mullah
parla spagnolo

Il presidente iraniano Ahmadinejad visita spesso l’America Latina per allacciare relazioni privilegiate con stati che condividono il forte sentimento antiamericano

Courrier International, 7 febbraio 2012

In America Latina la tv dei mullah parla spagnolo
di Mitra Taj 
   
Ora, con il lancio di Hispan TV, un’emittente iraniana in lingua spagnola che trasmette sul continente latino americano, Teheran spera di aggiungere al partenariato diplomatico anche una certa influenza culturale


La televisione di stato iraniana IRIB lancia Hispan Tv, un canale ispanofono che propone al pubblico latinoamericano informazione, documentari e telenovela. Con la diffusione di una "visione iraniana" del mondo in Paesi dove gli Stati Uniti impongono la loro da più di un secolo, la Hispan TV dà voce al pensiero della sinistra latinoamericana, ovvero la vittoria sulla tirannia planetaria degli Stati Uniti. Seguendo l'esempio di Press TV, canale iraniano in inglese lanciato nel 2007 (e che il 20 gennaio di quest’anno ha perso la licenza di trasmettere nel Regno Unito per la mancata indipendenza editoriale  rispetto alla sede di Teheran), Hispan TV combatte contro la decisione europea di metà gennaio di boicottare il petrolio iraniano, che sarebbe un'aggressione assurda e gratuita, orchestrata da USA e Israele, alla quale l'Iran saprà senza dubbio tenere testa grazie all'aiuto di altri Paesi in via di sviluppo.

Mohsen Milani, docente all'Università della Florida Meridionale e specialista di questioni iraniane, è d’accordo con chi sostiene che il Paese soffre di “solitudine strategica" e che si rivolge al Venezuela più per ragioni politiche che economiche. "Il che non vuol dire che l'Iran non ha interessi economici in Sud America, ma che vuole dare vita a un fronte ideologico e politico unico con il Venezuela contro l'unilateralismo americano che i due Paesi avvertono". Milani, che nel 2009 ha anche parlato davanti al Congresso sulle relazioni iraniano-venezuelane, aggiunge che "l'Iran vuole essere una realtà visibile nel continente che gli Stati Uniti usano come cortile di servizio".

E' vero d’altra parte che esiste un forte sentimento antiamericano in America Latina. "Una cosa è sicura, l'atteggiamento degli Stati Uniti in America Latina tra il XIX e la fine del XX secolo pone un enorme problema psicologico" dice Doug Farah, dell'International Assessment and Strategy Center di Washington, che studia gli interessi iraniani in America Latina. "Credo che accusando gli Stati Uniti di essere l’Impero del Male, gli iraniani stiano cercando di parlare la stessa lingua della sinistra sudamericana". E l'Iran, che non si accontenta più solo di stabilire relazioni con i capi di stato latinoamericani, vuole rivolgersi direttamente al popolo, proponendo documentari che parlano di devozione a l'Imam Reza, un eminente capo religioso sciita, o dell'attentato contro l’Amia, un centro culturale ebraico a Buenos Aires che le autorità argentine hanno insinuato fosse stato istigato proprio dall'Iran (tanto che su più di un leader iraniano pende un mandato d'arresto emesso dall'Interpol).

Secondo Marcelo Sanchez, corrispondente di Hispan TV a Washington, gli USA influenzano i media latinoamericani già da troppo tempo, con conseguenze ben evidenti. "Guardare CNN in spagnolo a Buenos Aires significa avere l'impressione che gran parte degli iraniani non siano che barbari" sottolinea. "Cosa per altro non vera".

Sanchez, un boliviano che ha lavorato per Telemundo (canale ispanofono americano) e Russia Today (canale anglofono finanziato da Mosca) prima di approdare a Hispan TV ha realizzato reportage sull'espulsione da Miami del Console Generale venezuelano, sui resti non identificabili di soldati americani finiti in una discarica della Virgina e sulle manifestazioni di Occupy Congress davanti al Campidoglio, tutti argomenti che, a suo dire, che non vengono trattati dai canali televisivi tradizionali del continente latino, di proprietà dei grandi gruppi. Carolina Acosta Alzuru, docente venezuelana presso l'Università della Georgia ed esperta di televisione in Sudamerica, di HispanTV apprezza soprattutto l’originalità della scelta di  argomenti e tematiche di solito trascurate dalle reti occidentali, come gli approfondimenti sui musulmani d'Argentina, ma si trova costretta ad ammettere una certa "partigianeria" dei notiziari del canale.
Resta da dire che l'interesse iraniano nei confronti dell'America Latina irrita più d'uno negli Stati Uniti, tanto che i candidati repubblicani alle presidenziali non hanno esitato ad accusare Iran e Hezbollah di preparare attentati terroristici in Sudamerica.

Dal canto suo, da quando è stato eletto nel 2005, Ahamdinejad è stato in America Latina sei volte e nel gennaio scorso ha visitato quattro paesi latinoamericani, Venezuela, Nicaragua, Cuba e Ecuador.
Comunque sia, la signora Acosta Alzuru crede che gli Stati Uniti non debbano sentirsi davvero minacciati dall'offensiva mediatica iraniana. "Io li conosco, i latinoamericani”, conclude. “Non rinuncerebbero mai alla loro telenovela preferita per uno dei programmi di HispanTV…".

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