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18/05/2012

Su ali di carta

Il suo nome cinese è Lei Xiangsheng. Il mondo sta iniziando a conoscerlo come “Siberian Butterfly”, la Farfalla Siberiana che esplora nuovi territori con delicate ali di carta che disegnano insolite scene d’amore omosessuale

Su ali di carta

di Cheng Anqi - China Daily
17 maggio 2012


Il ritaglio della carta è un’antica arte tradizionale cinese in uso dai tempi della dinastia Han Orientale (25-220 DC). Lei Xiangsheng è il primo artista-uomo contemporaneo a dare a questa forma d'arte un ..taglio omosessuale. Le sue opere in Cina hanno fatto scalpore; ora fanno lo stesso anche negli Stati Uniti.

Lei Xiangsheng vive a Pechino, ma è nato nella regione rurale dello Shanxi: un “artista contadino” maestro nel ritaglio della carta, una tecnica tradizionalmente riservata a donne anziane con poca cultura alle spalle.
Ora le sue opere - tanto discusse nel Paese d’origine - saranno esposte fino al 14 luglio al Flazh!Alley Art Studio di San Pedro in California.

La mostra "The Metamorphosis of a Butterfly: A Kaleidoscope Vision of Life by a Gay Chinese Artist - La Metamorfosi della Farfalla: la caleidoscopica visione della vita di un artista cinese gay" prende il titolo dal nome d’arte che Lei si era scelto quando viveva ancora nella paura di essere scoperto, "Xiyadie", o "Siberian Butterfly".

"Una farfalla è speranza e desiderio di libertà, in un ambiente freddo e ostile", ha detto al Los Angeles Times. Al China Daily spiega adesso che "ritagliare la carta è ritagliare un angolo di libertà nel quale abbandonarmi alla danza e volare fino alla Luna, dove pensieri e fantasie prendono forma, e dove sono libero di amare o di odiare".
“L’arte è frutto dell’esperienza”, ci spiega, dopo aver passato gran parte della vita a nascondere la sua omosessualità e a fare ciò che gli altri si aspettavano da un uomo della sua generazione. Lei si è infatti sposato e ha avuto dei figli. "E' così che va", ci dice Lei. "La vita è densa di contraddizioni: se solo avessi ammesso di essere gay, non mi sarei certo sposato".
Ma a un certo punto Lei non ce l’ha fatta più e ha rivelato il suo segreto alla moglie, che ancora oggi vive nella provincia di origine. La donna pianse, ma si trovò a dover accettare la realtà; i figli, una ragazza di 22 anni e un ragazzo di 24 affetto da ritardo psichico, non sanno niente. La figlia lo ha chiamato qualche giorno fa, non lo fa spesso; gli voleva dire che dovrebbe almeno divorziare... "Forse lo sa, una ragazza come lei non dovrebbe avere difficoltà a capire", ci dice l'artista.
Lei Xiangsheng non ha studiato molto, non è andato oltre le scuole medie, ma grazie ai lavoretti occasionali che svolge in città – cucina e fa il giardiniere all'Art Village di Songzhuang a Pechino – riesce a mandare gran parte di quello che guadagna (1200 yuan/191 $) alla famiglia, soldi che servono prima di tutto per l’università della figlia.

Il tumulto di sentimenti generati dalla sua doppia identità prende forma in opere nelle quali uomini baciano una donna con una faccia e un uomo con un’altra, o due uomini guardano crescere una piantina finché non si accorgono che il germoglio non è altro che l’intreccio dei loro genitali, o dove ali di farfalla avvolgono il corpo di un uomo nudo... O, ancora, nel quadro scultura più commovente, due uomini dalle ciglia lunghissime si abbandonano tra le fronde di un cespuglio.
"Sono un uomo di campagna consacrato all’arte" ci dice a parole e con lavori che raccontano scene di vita rurale e di amore omosessuale.


La sua camera è piena zeppa di decine e decine di lavori di ritaglio.

Ha imparato questa antica arte da sua madre, quando viveva in una città dove solo le donne anziane e con pochi studi alle spalle sapevano come ritagliare decorazioni di carta per le loro case. "Una tecnica così affascinante che mi ha profondamente appassionato" ci dice Lei, che ha passato moltissimo tempo a guardare come facevano quelle anziane concittadine.
Una decina di anni fa ha finalmente preso le forbici e ha cominciato a dare forma alla carta. Erano gli anni in cui Lei, lasciato col figlio disabile da crescere mentre la moglie era dovuta emigrare in città, arrivava a dover masticare per primo il cibo da dare al bambino da svezzare.
I suoi primi lavori erano ritagli di figure tradizionali, simboli di buon augurio e di lunga vita, per un nuovo nato o per un matrimonio.

Col passare del tempo la vita interiore ha avuto il sopravvento, finché non si è 'materializzata' in un quadro-scultura, che celebrava il primo incontro gay con un ragazzo addetto al servizio sui treni: due uomini nudi che si tengono per mano, lo sguardo perso nel volo di un cigno. "Il cigno, la libertà" …