2° puntatatesti e regia teatrale di Salvo Licata-musiche di Mario Modestini-scene e costumi di Gaetano Cipolla -a cura di Diego Bonsangue
(Titoli di coda):
Per la Fondazione A.Biondo -Direttore di scena Giovanni Mazzara-luci Franco Caruso-realizzazione scene laboratorio teatro Biondo-capo costruttore Giovanni Di Blasi -macchinista Pasquale Sanzo-aiuti macchinisti Mario Burgio,Giorgio Gnoffo-costumi Rosalia Palazzotto .Per la Rai Capo tecnico Claudio Pinello-tecnico video Gioacchino Scaduto-tecnico audio Pippo Bartolomei-Operatori ripresa Vittorio Baiamonte, Piero Schimmenti-specializzati ripresa Mario Bellina, Eolo Faa'-ausiliari ripresa Ernesto Caruso- montaggio Rvm Piero Rotondo- regia televisiva Diego
Bonsangue.
La fame e la Peste sono due brevi opere teatrali, farsa e oratorio, messe in scena da Salvo Licata,giornalista, autore di testi teatrali, regista, poeta, scomparso nel 2000, con la collaborazione della compagnia stabile della Fondazione Andrea Biondo di Palermo.Gli spettacoli vengono portati in giro nei quartieri popolari della citta' di Palermo: Siamo a Brancaccio ,al Cinema-teatro nuovo Brancaccio.Il programma inizia con interviste a Salvo Licata, Pippo Spicuzza e Umberto Cantone attori, mentre i macchinisti e gli operai sono intenti a cambiare la scenografia, per dare il via subito dopo alla rappresentazione de" La Peste". Poco prima, nello stesso teatro era stata rappresentata appunto "La Fame" . Il riferimento e' appunto alla peste degli anni 1575 e 1624.