Gay Pride sfila nel cuore di Roma
CRONACA – Il sindaco con fascia tricolore alla testa del corteo: “Presto la delibera sulle unioni civili, ma dobbiamo spingere anche sul Parlamento europeo”. Gli organizzatori del Pride: “Siamo 200 mila”
A migliaia, nel cuore di Roma, sotto un sole torrido, mano nella mano, a rivendicare le loro ragioni. Nella capitale il Gay Pride compie 20 anni, come sempre le strade si inondano di suoni e colori. E il corteo diventa una festa. Ognuno, qui, esibisce la propria diversità, chiede che questa diversità venga riconosciuta. Come Paola e Serena, in piazza con due passeggini.
Solo pochi comuni in Italia registrano all'anagrafe i matrimoni gay celebrati all'estero, Roma manca ancora all'appello. “Subito dopo il voto sul bilancio calendarizzeremo in Consiglio comunale la delibera sulle unioni civili, ma non è sufficiente. Dobbiamo spingere sul Parlamento affinché l'Italia superi questa vergogna di essere rimasta indietro rispetto al resto dell'Unione Europea”, assicura il sindaco Ignazio Marino con fascia tricolore .
“Il primo cittadino in piazza con noi”, dicono soddisfatti gli organizzatori dell’evento. “L'unica volta precedente era stato proprio nel 1994, alla prima edizione del Roma Pride, quando Francesco Rutelli scese dal Campidoglio e raggiunse il corteo”, ricorda Andrea Maccarrone, portavoce del Roma Pride 2014.
Nel corteo ci sono anche Nichi Vendola con il compagno, i presidenti dei municipi di Roma, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, una bella delegazione da varie città di Italia. “Siamo in circa 200 mila, il doppio dello scorso anno”, spiega Maccarrone.
Insieme ai tanti partecipanti al corteo, alle musiche, ai carri e ai colori, c'è anche un cartonato a grandezza naturale del premier Matteo Renzi. A spiegare l'iniziativa è il presidente del Gay Center Fabrizio Marrazzo, che dice: “Ironicamente portiamo Renzi al Pride. Renzi con il suo 40% dovrebbe lottare per i nostri diritti. Per ora, nonostante le promesse della campagna elettorale non ha fatto nulla. Speriamo cambi verso”.