14/05/2025
16/08/2011

Scozia, si
teme una
marea nera

Il peggior incidente petrolifero per il Regno Unito da decenni quello che si sta consumando, nel Mare del Nord, al largo delle coste orientali scozzesi

Il peggior incidente petrolifero per il Regno Unito da decenni quello che si sta consumando, nel Mare del Nord, al largo delle coste orientali scozzesi, in una area battuta da venti che soffiano verso la Norvegia.

Da giorni dalla piattaforma Gannet Alpha fuoriesce il greggio da una falla nelle condotte. La Shell oggi dice che si tratta di non più di due barili al giorno ma ammette di non esser riuscita a fermare il flusso. Perdita stimata: 210 tonnellate,1300 barili circa.
 
Il colosso anglo-olandese che gestisce il campo petrolifero marino assieme, alla Exxon Mobil, è al centro di polemiche perché non ha reso subito pubblico l'incidente. “Riguarda complicate infrastrutture subacquee”, è la risposta. E ci sarebbe anche una seconda falla, per la Bbc.

Tutti hanno ancora ben presente il dramma della marea nera nel Golfo del Messico, al largo della Lousiana, l'anno scorso quando, ad aprile, la piattaforma Deepwater Horizon della British Petroleum esplose causando un gravissimo disastro ambientale.
 
Di recente il petrolio ha asfissiato il delta del Niger, in Africa. E poi nella memoria resta nitido il ricordo della tragedia della petroliera Exxon Valdez, che si arenò nelle acque del Prince William Sound, in alaska nell'89, sfigurando un paradiso naturale. Allora si riversarono in mare 38mila tonnellate di greggio. Un disastro senza precedenti.