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Intel e Mobileye hanno iniziato a testare a Gerusalemme auto a guida autonoma

Gerusalemme è una citta del Medio Oriente nota per il suo traffico caotico, le strade poco segnalate e per i pedoni poco disciplinati

20-05-2018 06:00

Intel e Mobileye hanno iniziato a testare a Gerusalemme auto a guida autonoma

 

Attraverso questo test, Intel e Mobileye sperano di dimostrare che le loro auto sono mille volte più sicure di quelle condotte da persone (il che comporterebbe che si accettano comunque incidenti mortali, e la guida autonoma sarebbe il primo settore nella storia dove questo accadrebbe)  nella speranza di non dover  dover effettuare troppi  test sulle strade pubbliche.

Queste auto sono dotate di 12 telecamere in grado di fornire una visione a 360 gradi dell’ambiente circostante. Otto di queste telecamere saranno utilizzate per offrire una visione a lungo raggio all’auto, mentre 4 saranno utilizzate per il parcheggio.

Nella seconda fase dello sviluppo che avverrà nelle prossime settimane, Intel e Mobileye aggiungeranno un radar ed il sistema LIDAR. L’utilizzo iniziale delle sole telecamere permetterà di creare un sistema ridondante da applicare alle auto a guida autonoma . Intel e Mobileye hanno scelto Gerusalemme come sede per i test per dimostrare che la tecnologia può funzionare in qualsiasi luogo ed in qualunque condizione ambientale. Gerusalemme è infatti nota per il suo traffico caotico, per le strade poco segnate e per i pedoni che spesso camminano al di fuori delle strisce pedonali.

Dunque, trattasi di un luogo perfetto per testare l’efficacia della piattaforma di guida autonoma di Intel e Mobileye. L’obiettivo finale è quello di riuscire a portare su strada veicoli con guida autonoma di livello 4 e livello 5 entro il 2021 in collaborazione con i produttori di autovetture. Contestualmente, proprio in vista di questa strategia, Mobileye ha firmato un accordo con una casa automobilistica europea per equipaggiare otto milioni di autoveicoli con la sua tecnologia. Tra i partner già noti di Mobileye ci sono  General Motors, Nissan, Audi, BMW, Fiat Chrysler, Honda e la cinese Nio.  Non sono state definite, neanche in Israele, le sanzioni penali ed economiche in caso di incidenti in cui sia coinvolta una di queste vetture.

In realtà ogni confronto tra vetture e risultati dei test non ha senso se “prima” non vengono definite le caratteristiche dei test in modo standardizzato. E dato che una vettura che si muove senza conducente è programmata in modo molto più complesso di un aereo, ed è soggetta al Codice della Strada, ci si aspetterebbe che gli standard riempiano volumi, poiché OGNI articolo del Codice della Strada deve essere tradotto in requisiti di programmazione.

Inoltre dovrebbero essere imposti vincoli cautelativi. Siamo al paradosso: quando le prime vetture a guida umana entrarono in circolazione dovevano essere precedute da un uomo con una bandiera rossa, mentre invece quelle che sperimentano oggi la guida senza conducente non sono controllate se non da normative vaghissime. Se un veicolo si muove in un cantiere edile le normative sulla sicurezza sono consistenti, e le persone responsabili nettamente definite; vetture a guida autonoma, assimilabili ad ogni effetto a macchine estremamente complesse, non hanno in realtà alcun tipo di regolamentazione adeguatamente severa e tecnicamente ben definita. Dovrebbero poter circolare solo in circuiti di test chiusi al pubblico, dove poter simulare tutte le situazioni di traffico, ma  si autorizza la circolazione su strade frequentate da normali utenti.

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