La California è diventata il primo Stato degli USA  a imporre il vincolo di installare un impianto fotovoltaico nei nuovi edifici. I nuovi requisiti, votati lo scorso 9 maggio dalla Commissione energetica californiana, entrano in vigore a partire dal 2020 e fanno parte degli sforzi dello Stato per ridurre le emissioni di gas serra. Il vincolo riguarderà tutte le abitazioni unifamiliari, appartamenti e condomini fino a 3 piani. Fuori rimangono alcune eccezioni come le abitazioni ombreggiate dal verde circostante o quelle dotate di tetti molto piccoli.

 Sul nuovo provvedimento le opinioni ovviamente sono diverse: i contro sono preoccupati del rialzo dei costi dovuto agli  standard obbligatorii, mentre i favorevoli  valutano positivamente i  benefici di una simile operazione che si avranno nel lungo termine. Secondo alcune stime, l’obbligo del fotovoltaico nei nuovi edifici dovrebbe aggiungere almeno 30 mila dollari all’attuale prezzo delle  abitazioni. In compenso,  i sistemi permetterebbero agli abitanti di risparmiare fino a 60 mila dollari in termini di spese energetiche.

 La California è già oggi al primo posto negli USA per  quanto riguarda l’impiego dell'energia solare. L'anno scorso, peraltro, l’amministrazione ha pubblicato un rapporto con cui venivano annunciati gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici: tra questi la riduzione dei gas serra del 40 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. “La California sta per compiere un ulteriore salto di qualità negli standard energetici”; ha sottolineato Anne Hoskins, chief policy officer di Sunrun, la più grande società di impianti solari residenziali della nazione. Hoskins ha osservato che, sebbene la California rimanga il principale cliente dell'azienda, negli ultimi anni la società si è espansa anche in Wisconsin e l’Illinois. “Ci aspettiamo – ha concluso - che ogni Stato si muova nella direzione della California”.

Purtroppo qualunque modifica agli immobili che consenta un risparmio nel tempo necessiterà sempre di un investimento iniziale: isolamento termico, coperture biologiche, impianti di separazione delle acque reflue e delle acque  bianche, richiedono tutti l’incremento dei prezzi degli immobili.

In realtà, se si vuole che la mobilità solo-elettrica sia veramente a “emissioni ridotte” è indispensabile che “tutta” l’energia usata per ricaricare le batterie sia da fonte rinnovabile, e quindi occorre la moltiplicazione degli impianti fotovoltaici, in tutto il mondo.  Questo fino a quando non saranno realizzati impianti in aree desertiche e sarà sviluppata la tecnologia per il trasporto dell’energia elettrica per enormi distanze con basse perdite.