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Il caro-petrolio comincia a incidere sui borsellini degli italiani

Benzina e gasolio auto: in gennaio-aprile spesi 394 milioni in più a parità di consumi

01-06-2018 06:00

Il caro-petrolio comincia a  incidere sui borsellini  degli italiani

 

 

Sembra si stia attivando un  meccanismo che contribuirà alla riduzione delle emissioni inquinanti: continua la crescita dei prezzi di benzina e gasolio auto. Per la benzina il prezzo medio alla pompa nella settimana scorsa è stato di 1,642 euro con una crescita del 5,7% sul dato di inizio anno e del 10,4% sul minimo toccato nel 2017. Per il gasolio auto, sempre nella settimana scorsa, il prezzo medio alla pompa è stato di 1,521 euro con incrementi del 6,6% sull’inizio dell’anno e del 14% sul minimo del 2017.

La dinamica ascendente dei prezzi alla pompa comincia ovviamente ad avere effetti anche sulla spesa. Secondo le elaborazioni del Centro Studi Promotor, nei primi quattro mesi dell’anno, con consumi sostanzialmente equivalenti (+0,1% nel 2018), la spesa alla pompa degli italiani per l’acquisto di carburanti è passata da 17,223 miliardi a 17,617 miliardi con un incremento di 394 milioni. 

La crescita del prezzo del petrolio greggio e quindi del costo alla pompa di benzina e gasolio auto non pare destinata ad arrestarsi - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - e cresce dunque il costo per la gestione  degli autoveicoli. E’ un ulteriore motivo di possibile calo per le vendite di autovetture nel nostro Paese che nel 2017 erano al di sotto del dato ante-crisi del 20,9% e che nei primi quattro mesi del 2018 si stanno attestando sui livelli del 2017, mentre sulle prospettive per il resto dell’anno grava  il rallentamento della crescita economica.

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