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Burocrazia quando si viaggia con cani, gatti, furetti a bordo

La documentazione deve essere completa e aggiornata, tutte le vaccinazioni obbligatorie in regola, guinzaglio e museruola sono obbligatorii

30-04-2018 15:35

Burocrazia  quando si viaggia con cani, gatti, furetti  a bordo

 

 

Attenzione quando trasportate cani ad essere a posto con quanto previsto dalla legge.   La polizia stradale, durante un controllo sull’autostrada A13 Bologna-Padova, nella tratta tra Rovigo e Monselice, ha fermato un’automobile notando adagiati sul sedile posteriore due trasportini con all’interno due piccoli maltesi di colore bianco e un cucciolo di barboncino di color marrone. L’autista ha mostrato agli agenti i passaporti degli animali, ma dopo un’attenta osservazione sono emerse delle palesi differenze tra l’età tracciata sul documento e le dimensioni dei cagnolini, tanto che è dovuto intervenire un veterinario dell’Ulss di Rovigo.

I microchip applicati ai cuccioli non corrispondevano ai dati dei documenti: i cani non superavano  i 70 giorni di vita, dati non ecompatibili con quanto scritto sui passaporti. L’automobile è stata sequestrata, il 42enne di origini pugliesi è stato denunciato per i reati di falso materiale e traffico illecito di animali da compagnia. I cagnolini sono stati portati Rifugio Cipa a Fenil del Turco (Rovigo) e sono adottabili.

Per gli spostamenti di cani, gatti e furetti accompagnati dal loro proprietario (o da una persona che ne assume la responsabilità per conto del proprietario) durante il viaggio tra gli Stati membri, il Regolamento (UE) 576/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 giugno 2013, prevede la necessità della identificazione degli animali tramite un tatuaggio - se però apposto prima del 03 luglio 2011 - oppure tramite un sistema elettronico di identificazione (microchip o trasponditore) e del possesso di uno specifico passaporto dell'animale da compagnia, rilasciato da un veterinario autorizzato dall'autorità competente.

Il passaporto, redatto in almeno una delle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio e in inglese, deve contenere i dati anagrafici e l'elenco delle vaccinazioni effettuate dall’animale, le visite mediche e gli eventuali trattamenti contro l'echinococco multilocularis (soltanto per specifiche destinazioni).

Il passaporto sostituisce tutte le altre certificazioni per gli spostamenti all'interno dei Paesi della UE.

La vaccinazione per la rabbia è obbligatoria e deve essere effettuata conformemente all’allegato III, del Regolamento ( UE) 576/2013.

Gli Stati membri, inoltre, possono autorizzare i movimenti di cani, gatti e furetti di meno di tre mesi, non vaccinati, purché siano muniti di un passaporto e abbiano soggiornato dalla nascita nel luogo in cui sono nati, senza entrare in contatto con animali selvatici che possono essere stati esposti ad infezione o purché siano accompagnati dalla madre da cui sono ancora dipendenti (controlla la normativa nazionale).

In molti Paesi europei è vietato l'ingresso degli esemplari delle razze canine ritenute pericolose.

Per ottenere il passaporto il proprietario dell'animale dovrà recarsi presso l'ambulatorio veterinario di zona  con la seguente documentazione:

•Per i cani: documento iscrizione anagrafe canina  (è indispensabile la presenza del cane per la verifica del microchip) ;

•Per i gatti e per i furetti: Iscrizione Anagrafe nel Sistema SIP, rilasciato al momento dell'applicazione del microchip dal proprio veterinario (è indispensabile la presenza dell'animale per la verifica del microchip);

•Per tutti: certificato di vaccinazione antirabbica in corso di validità, più fotocopia, obbligatoriamente registrate nel sistema SIP, nel caso di vaccinazioni richieste per l’espatrio ed effettuate dal medico veterinario accreditato ai fini del rilascio del passaporto o certificato di espatrio da parte delle ASL.

 Il medico veterinario accreditato rilascia comunque al proprietario dell’animale il certificato della vaccinazione effettuata: la certificazione della vaccinazione antirabbica è valida se indica il numero identificativo dell'animale. La vaccinazione, pertanto, dovrà essere effettuata lo stesso giorno dell'impianto del microchip o in data successiva, mai antecedente.

Il numero massimo di animali da compagnia (cani, gatti e furetti) che possono accompagnare il proprietario o la persona autorizzata per ogni singolo viaggio è pari a 5 animali (articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 576/2013). Può essere superiore a cinque nei casi di partecipazione a competizioni, mostre, o eventi sportivi oppure per allenamenti finalizzati a tali eventi (articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) 576/2013).

Gli obblighi riguardano anche  le persone che si trovano a voler, o dover, trascorrere le vacanze con il proprio cane.  Il fenomeno dell'abbandono degli animali è molto diffuso ma la legge 189 del 20 luglio 2004  prevede pene e sanzioni molto severe per chi li abbandona. Abbandonare il proprio cane può comportare l'arresto fino ad un anno e una multa da 1.000 a 10.000 euro.

 Anche gli animali però (ovviamente i loro padroni) hanno delle leggi da rispettare. Il Regolamento CE n. 998/2003 (e successiva modifica del 30 marzo 2004) dell'Unione europea stabilisce infatti che cani, gatti e furetti che viaggiano nei paesi dell'Unione europea devono avere un passaporto. Il documento identificativo, rilasciato dalle Asl, è obbligatorio dal 1° ottobre 2004.

 Per verificare che il passaporto appartiene a quel determinato cane o gatto, le ASL, prima di rilasciarlo, dovranno verificare che sia presente  il "microchip indicativo" che viene "iniettato" sotto la cute dell'animale dai veterinari autorizzati, in una parte del corpo che verrà poi specificata sul passaporto (esempio: spalla destra, sinistra collo etc.) insieme al numero del microchip.

 Il passaporto è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari e deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell'animale, deve certificare le vaccinazioni effettuate all'animale e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica. Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia.

 Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario certificherà, apponendo un timbro sul passaporto, che l'animale è in condizioni di salute idonee al viaggio.

 

Quando ci si sposta con i propri animali domestici, anche solo per la classica passeggiata col cane ad esempio, bisogna rispettare determinate regole. Se si programma un viaggio e si prevede di partire con il proprio animale di affezione, è bene organizzarsi per tempo, almeno 2 mesi prima, in modo tale da poter adempiere agli obblighi previsti dalla regolamentazione sanitaria e procedere alle eventuali vaccinazioni. È quindi necessario conoscere gli obblighi sanitari richiesti dallo Stato estero in cui ci si reca e i regolamenti delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie che si pensa di utilizzare.

 

 

Piccoli spostamenti a piedi

Nel caso di spostamenti con il proprio cane, anche solo per la passeggiata sotto casa, il proprietario è tenuto a rispettare alcune norme:

• deve portare con sé il certificato di iscrizione all’anagrafe canina (originale o copia), da esibire ad ogni richiesta delle autorità;

• durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico deve adoperare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a 1,50 m.;

• deve portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti;

• deve raccogliere le feci del cane e avere con sé, quindi, strumenti idonei per farlo.

  Le uniche aree in cui il cane può essere privo di museruola e guinzaglio sono le cosiddette “aree cani” stabilite dai singoli comuni.

Mezzi pubblici e auto

Per quanto riguarda i mezzi pubblici generalmente le modalità di trasporto sono stabilite dai regolamenti comunali o dai regolamenti delle singole società di trasporto; rimane ovviamente l’obbligo di guinzaglio e museruola, e di apposito contenitore per altri animali (gatti, conigli, furetti, ecc.); e del certificato di iscrizione all’anagrafe.

In base a quanto stabilito dal codice della strada è vietato il trasporto di animali domestici in un autoveicolo in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore. Se lasciati liberi sui sedili posteriori è necessario separare il posto di guida con un’apposita rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione.

 

Viaggi in Italia e vaccinazioni

Quando invece si programma un viaggio più lungo è importante verificare le disposizioni delle singole compagnie che verranno utilizzate (treni, traghetti e aerei) e avere con se, oltre al certificato di iscrizione all’anagrafe canina per i cani, il libretto sanitario dell’animale compilato da un medico veterinario dove sono riportati i dati del proprietario, i dati dell’animale, le vaccinazioni e la data in cui queste sono state effettuate.

 In Italia non è più obbligatoria la vaccinazione antirabbica ma il Ministero della Salute la consiglia, in particolare per le regioni ad Est e le Isole, e segnala che in Sardegna è molto diffuso l’echinococco, un particolare tipo di tenia. Si può proteggere il cane somministrando soltanto carni cotte e, al ritorno dal soggiorno, è meglio effettuare una visita di controllo e l’esame delle feci.

 Inoltre il Ministero della Salute informa che in tutto il bacino del Mediterraneo (per l’Italia – zone come la Versilia e tutta la riviera Ligure, Sardegna, Argentario, Isola d’Elba, Sicilia, e altre regioni del sud) il pericolo è rappresentato dal pappatacio, un insetto che può trasmettere la leishmaniosi.

 In tali zone, è preferibile non far dormire il cane all’aperto durante la notte e distribuire antiparassitari sul pelo. Su consiglio del proprio veterinario, è possibile effettuare anche la vaccinazione. Infine, nel nord Italia o comunque in territori umidi e pianeggianti come la Pianura Padana, bisogna proteggere il cane dalla filariosi cardiopolmonare, una malattia diffusa e pericolosa che si può prevenire somministrando al cane specifiche compresse.

Viaggi in treno

Il regolamento di Trenitalia consente il trasporto a titolo gratuito di animali di piccola taglia all’interno di appositi contenitori (dimensioni 70x30x50) nella prima e seconda classe di tutte le categorie di treni. Per ogni passeggero è previsto il trasporto di un singolo contenitore; nel caso di animali di taglia maggiore è consentito il trasporto previo pagamento di un biglietto di seconda classe ridotto del 50%. L’animale deve essere tenuto con guinzaglio e museruola e non deve recare disturbo agli altri passeggeri. Si invita a consultare il regolamento per precisazioni su giorni, fasce orarie e posti eventualmente limitati.

 I cani guida per non vedenti possono  viaggiare gratuitamente e senza alcun obbligo su tutti i treni.

Viaggi in aereo

 Per quanto riguarda l’accesso a bordo dell’aeromobile di cani e gatti a seguito di un passeggero, non esiste una regolamentazione unica per tutte le compagnie aeree. Ogni compagnia di navigazione può infatti stabilire la tipologia della gabbietta utilizzata per il trasporto dell’animale, il numero degli eventuali animali accettati in cabina o la possibilità di farli uscire o meno dalla gabbietta, ecc.

 I cani guida per non vedenti possono viaggiare con il proprietario purché muniti di museruola e guinzaglio. 

 

Viaggi in nave

 

Generalmente sui traghetti i cani sono ammessi con guinzaglio e museruola, i gatti nell’apposito trasportino. I cani di piccola taglia possono viaggiare in cabina con il padrone previo consenso delle altre persone a bordo. I cani di taglia grande o media possono alloggiare negli appositi canili di bordo, ma, generalmente, è permesso tenerli sul ponte con il padrone se muniti di guinzaglio e museruola. Si consiglia comunque di contattare le singole compagnie prima dell’acquisto dei biglietti.

 

 

Viaggi all’estero: Paesi extra UE

 

Le condizioni sanitarie per le introduzioni di animali al seguito in Paesi non facenti parte dell’Unione Europea, sono stabilite dal Paese di destinazione, pertanto, si consiglia di contattare l’ambasciata in Italia o direttamente l’Autorità del Paese verso cui si intende andare.

 È utile ricordare che in alcuni paesi ci sono leggi molto severe che prevedono, ad esempio, che il cane venga messo in quarantena in una struttura sanitaria e, quindi, separato dal proprio padrone anche per lunghi periodi; si consiglia, a tal fine, di acquisire ogni utile informazione con molto anticipo.

 In diversi casi, ad esempio per il Canada e gli Stati Uniti, è necessario munirsi di Certificato internazionale di origine e sanità per l’espatrio che viene rilasciato da veterinari delle ASL. Questo certificato (Pet Export certificate) attesta la provenienza dell’animale, il suo stato di salute e le vaccinazioni obbligatorie, incluso se è vaccinato contro la rabbia almeno 1 mese prima della partenza e da non oltre 11 mesi. La sua validità è di 30 giorni, può essere rinnovato anche all’estero ed è indispensabile anche per rientrare in Italia.

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