Una rivoluzione negli Stati che aderiscono alla UE28. La commissione Trasporti del Parlamento europeo ha approvato diversi emendamenti alla direttiva proposta dalla Commissione che hanno lo scopo di far pagare maggiormente il “servizio strade” a chi lo usa di più, e far risparmiare chi inquina di meno.
Il Telepass UE
L'obiettivo della riforma è quello di armonizzare i sistemi di Telepass tra gli Stati membri UE per fare in modo che con un unico congegno si possa viaggiare e pagare i pedaggi in tutti gli Stati membri. Questo faciliterà la vita di chi circola sulle strade, cittadini o autotrasportatori che purtroppo ancora oggi, sono costretti a dotarsi di sei o sette diverse apparecchiature di bordo per effettuare i pagamenti sulle autostrade, mentre in futuro per offrire un servizio di telepedaggio in uno Stato Ue, gli operatori dovranno renderlo applicabile anche negli altri.
Il pedaggio globale
La commissione ha anche approvato la riforma dell'eurobollo con l'obiettivo di mettere a punto un sistema in cui i costi sarebbero condivisi tra diversi tipi di veicoli e gli oneri basati sul tempo sarebbero sostituiti con quelli basati sulla distanza. Il bollo insomma non si pagherà più dopo un determinato periodo, ma dopo un determinato utilizzo del veicolo, in modo tale che chi più usa l'auto (e quindi più logora le strade) paghi di più. Secondo quanto richiesto dagli eurodeputati negli emendamenti approvati, la tariffazione stradale imposta dagli Stati membri dovrebbe essere basata sulla distanza dal 2026 per le autovetture (due anni prima di quanto proposto dalla Commissione Ue) e dal 2023 per veicoli pesanti e furgoni merci di oltre 2,4 tonnellate (un anno prima di quanto proposto dall'esecutivo comunitario).
“La proposta è un punto di svolta per raggiungere l'obiettivo del Libro bianco sui trasporti, ossia passare alla piena applicazione dei principi del 'chi inquina paga' e del 'chi usa paga'”, ha rivendicato la responsabile del dossier, Christine Revault d'Allonnes. Per incoraggiare l'uso di veicoli meno inquinanti, i paesi membri dell'Ue dovranno fissare diverse tariffe basate sulle emissioni di CO2 con le imposte per i camion a emissioni zero inferiori del 50% alla quota più bassa prevista per legge. “La proposta è ambiziosa e include le autovetture, dato che oltre il 60% delle emissioni dei trasporti su strada proviene da tali veicoli. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi sul clima di Parigi, dobbiamo agire su tutti i fronti con incentivi per i veicoli puliti”, ha affermato Revault d'Allonnes.