Il fabbricante di veicoli extra-lusso  Rolls Royce  ha avviato il progetto del "taxi volante", chiamato Evtol (Electric Vertical Take-off and Landing). Il veicolo si i muove grazie alle turbine a gas capaci di generare fino a 500kW di potgenza, alimentando sei propulsori.   L’aereo  drone può decollare e può atterrare in verticale, attraverso la rotazione di 90 gradi delle ali, senza necessità di una pista lunga. Ovviamente non è un drone, poiché il pilota è necessario.

Il "taxi volante", che può trasportare fino a cinque passeggeri, è in grado di volare  a una velocità di circa 420 km/h, con un’autonomia di 800 km. Il motore ibrido dell’Evtol riduce drasticamente l’inquinamento acustico. Ovviamente l’impatto ambientale è tutt’altro che basso, trattandosi di un mezzo di trasporto di lusso e veloce.

Si ipotizza di impiegare l’Evtol  nelle grandi città congestionate dal traffico, per consentire a chi può permettersi di pagare la tariffa di un taxi di lusso, di spostarsi velocemente, a condizione che ci sia una pista di atterraggio adeguata. Non è l’unico progetto di "taxi volante": prima della Rolls Royce, già la Uber e la start up americana Kitty Hawk hanno investito in questo tipo di veicoli  che  apre la strada a un nuovo filone dell’aviazione civile, misto tra elicottero e aereo. L’impatto mediatico di questi velivoli è notevole, ma l’impatto  sulla mobilità globale resterà trascurabile, anche perché  ogni volo dovrà essere ben gestito per evitare incidenti.  Il principale vantaggio di questo tipo di aereo privato è il poter decollare come un elicottero ma correre come un aereo.

Un prototipo si alzerà in volo per la prima volta davanti al primo ministro britannico Theresa May durante l’esibizione internazionale di Farnborough nell’Hampshire questa settimana. E’ stato annunciato che il primo modello sarà disponibile agli inizi del 2020.