Due ragazzi di 14 anni alla guida di una Punto sull’A26. E uno straniero, che vive ad Alessandria, a cui risulterebbero intestate più di 200 auto. E una lunga serie di reati commessi in tutto il Nord Italia da vari soggetti con molti dei veicoli riconducibili a lui, che adesso pare irreperibile.
Sono questi protagonisti e numeri di una vicenda su cui starebbe indagando con il massimo riserbo anche la polizia stradale di Ovada. Il caso è emerso di recente, dopo che, all’altezza dell’area di servizio Turchino Ovest sull’A26, già nel Comune di Mele, è stata fermata una Fiat Punto con a bordo due ragazzi con cittadinanza italiana di etnia Rom di circa 14 anni, uno alla guida del veicolo. Pare che la coppia stesse rientrando verso Genova, dove vive, dopo un giro in auto tra Ovadese e Valle Stura.
Dal fatto sarebbe partita una serie di controlli incrociati, che ha riguardato i genitori dei ragazzi e anche la persona a cui era intestato il veicolo. Uno straniero appunto, sembra un romeno di 35 anni, residente ad Alessandria, a cui – si è scoperto dopo un approfondimento delle verifiche – sarebbero intestate più di 200 vetture sparse un po’ in tutto il Nord Italia. Veicoli di modelli modesti, in alcuni casi neppure in condizioni troppo buone. Ma che sarebbero stati usati, in varie regioni, per mettere a segno furti, truffe, rapine: episodi su cui finora le forze dell’ordine avevano indagato in base alle proprie zone di competenza.
L’aver sorpreso i due minorenni alla guida della Punto sull’A26 è stato l’innesco per arrivare allo straniero a cui i veicoli sono intestati. L’uomo – bisognerà capire se fosse consapevole degli usi illeciti degli automezzi e, nel caso, dimostrarlo – sarebbe già stato denunciato ma, a quanto trapela, pare si sia reso irreperibile