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Città del Messico, ciclisti svestiti per protesta

160 km di ciclopiste sono ancora pochi

12-06-2018 06:00

Città del Messico, ciclisti svestiti per protesta

 

 

Centinaia di persone hanno manifestato senza vestiti per le strade di Città del Messico: chiedono più diritti per chi si sposta in bicicletta e protestano contro quella che definiscono "la cultura automobilistica" che regna nella metropoli.

"Ci vedete adesso?", chiedono i ciclisti, che si contendono lo spazio stradale con i  milioni di veicoli che usano  le strade della città ogni giorno. Tuttavia, Città del Messico ha fatto significativi progressi da quando le Nazioni Unite la definirono come la città più inquinata del pianeta, negli anni '90: sono stati infatti realizzati circa 160 km di piste ciclabili.  Purtroppo nello stesso spazio non possono interagire quattro tipologie di utenti della strada così differenti per “fragilità”,  a meno di ridurre la velocità massima dei veicoli al livello dei più lenti.  Che sono o i pedoni o le biciclette.

Va ricordato che le biciclette hanno dominato le strade quando le automobili erano praticamente assenti, o molto lente. Esistono tre alternative: si riduce drasticamente il numero di automobili, si riduce drasticamente la velocità massima dei veicoli a motore, si separano i flussi di veicoli. Poiché non sempre è possibile ricavare lo spazio per le automobili nelle strade dove vanno le biciclette, una delle possibili soluzioni è chiudere alle automobili certe strade; cosa che però non si vuole  fare neanche per i pedoni.

Il problema è lo stesso in tutto il mondo, ma è ancora più grave dove la pianificazione urbanistica è stata più carente nel corso dell’ultimo secolo.

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