Gli automobilisti vivono in due mondi. Nel mondo virtuale del web dei desideri dichiarano di volere una automobile non inquinante, silenziosa, e un ambiente vivibile. Convinti dai media che l’auto elettrica sia a “emissioni zero”, il che non è perché le emissioni sono sì nulle, ma solo dove si trova l’automobile; mentre il fumo continua ad uscire dalla centrale elettrica che magari brucia carbone.
Secondo uno studio di Quintegia (realizzato su un pool di 1.366 potenziali acquirenti tra i 25 e i 65 anni) la vettura solo – elettrica (non scriviamo “a zero emissioni” perché non lo è) è desiderata dal 50% degli intervistati; l’ibrido dal 61%, il Gpl dal 43%, e qui si sta sul razionale, visto che col GPL si spende grosso modo la metà grazie alla politica fiscale del governo. Il gasolio è al 37%, però è il 54% dell’immatricolato.
Sempre restando nel mondo virtuale, il 55% apprezza l’aspetto ecologico, mentre il 47% più pratico apprezza i risparmi sul bollo auto.
Passando nel mondo reale, dove si fanno le scelte, il 51% ricorda la scarsità delle colonnine di ricarica, il 48% il prezzo più elevato (le batterie pesano), il 41% l’autonomia ridotta e questo è un dato interessante, perché significa che circa il 60% riterrebbe l’autonomia sufficiente per i propri bisogni.
Quanto il mondo virtuale sia distante dal mondo reale, lo prova il fatto che l’auto solo- elettrica, almeno in Italia nei primi 4 mesi dell’anno, è lo 0,2 per cento delle vendite (1.200 vetture su un totale di 750.000).
Il veicolo solo-elettrico dovrebbe quindi avere queste caratteristiche: più piccolo possibile per costare meno (monoposto ma a quattro ruote), con autonomia adeguata all’uso del pendolare, con diritto d’accesso ai centri urbani, con la certezza di un posteggio con colonnina di ricarica vicino al posto di lavoro. I primi due requisiti sono già soddisfatti da alcuni veicoli in vendita, le autorizzazioni possono essere concesse in tempi brevissimi, quel che manca sono i parcheggi per codesti quadricicli attrezzati con decine e decine di colonnine che potranno anche essere a bassa potenza, poiché la batteria ha circa 8 ore di tempo per ricaricarsi. Per dare spazio ai quadricicli solo elettrici occorrerà “solo” togliere spazio di parcheggio ai veicoli con motore endotermico.