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Impossibile pagare in contanti

La mancanza di alternative ai pagamenti elettronici danneggia l’utenza debole

30-05-2018 12:06

Impossibile pagare in contanti

 

Nella ricerca del risparmio economico per le Aziende, dilaga l’uso dei pagamenti elettronici, fino al paradosso che diventa impossibile pagare in contanti per gli anziani che preferiscono “vedere” e “toccare” la moneta con cui pagano, che hanno difficoltà a digitare su terminali con tasti microscopici e display concepiti per miopi avanzati.  Si aggiunge la difficoltà di dover gestire i vari Bancomat, Postamat, Carte di Credito, di Debito e Prepagate, magari andando sui vari siti web, attività che fa perdere la pazienza anche a un ingegnere elettronico e richiede conoscenze, e costi, e tempo che non tutti hanno né possono avere.

Ad esempio, dal 1 giugno 2018 addio ai contanti per il pagamento dei ticket presso tutti gli sportelli CUP di Bologna e presso alcuni dei punti CUP provinciali. Agli sportelli sarà possibile effettuare i pagamenti solo con modalità elettroniche (Bancomat, Postamat, Carte di Credito, di Debito e Prepagate), mentre si potrà continuare a pagare in contanti ai riscuotitori automatici abilitati. La ASL ricorda che  presso le farmacie è possibile pagare in contanti, oltre che prenotare, il che significa che molti clienti si riverseranno sulle farmacie, che diventano sempre più “centri di assistenza”  sul territorio.

La scelta è  in linea con la normativa vigente che “spinge” per i pagamenti elettronici, è stata già sperimentata in passato,  consente (ovviamente) un risparmio economico per l’Azienda,   nonché una diminuzione dei rischi legati all’uso del contante sia per gli utenti che per gli operatori. Il vantaggio per i cittadini che sarebbe dovuto allo  snellimento delle code agli sportelli sarà probabilmente  di breve durata perché l’organizzazione provvederà a diminuire  in tempi brevi, o brevissimi, il personale disponibile agli sportelli e le code torneranno. Anche questo per ridurre i costi. Sembra banale ma secondo la “teoria delle code” (non è uno scherzo: esiste!) per ridurre le code non è indispensabile ridurre il tempo dell’operazione, è anche possibile aumentare il  numero degli sportelli. Altro svantaggio: i cittadini che non possono (per la complicazione e i costi che comporta) o non vogliono dotarsi dei vari sistemi di pagamento elettronici saranno costretti a perdere tempo recandosi altrove, quando un semplice pagamento in contanti  sarebbe stato possibile, semplice e veloce.

Sicuramente il pagamento elettronico è comodo per utenti giovani, che ci vedono bene, che hanno le dita senza artrosi, che hanno tempo (e soldi) da dedicare al sito web. Tutti criteri che non si applicano a una donna di settanta anni con pensione di 620 euro al mese (sono milioni). Un paese che invecchia dovrebbe tener conto che i servizi vanno adattati agli utenti, non viceversa.

Lo stesso “criterio di accessibilità” si può applicare al pagamento dei pedaggi. Sicuramente molti trovano conveniente e comodo il pagamento con Telepass o carte, ma per gli utenti che non vogliono né possono permettersi tempo e costi, il pagamento in contanti deve restare; e si deve evitare che, per ridurre i costi del personale addetto, la coda diventi irragionevole.

Nella ASL di Bologan, transitoriamente  conservano la possibilità di incassare in contanti i seguenti punti:

Distretto Pianura Est: Ospedale Casa della Salute Budrio, Ospedale di Bentivoglio, Poliambulatorio di Baricella

Distretto Pianura Ovest: Ospedale di S. Giovanni in Persiceto, Poliambulatorio di Calderara di Reno

Distretto Appennino Bolognese: Ospedale di Porretta, Ospedale Casa della Salute  Vergato, Poliambulatorio di Castiglione dei Pepoli

Distretto S. Lazzaro di Savena: Casa della Salute S. Lazzaro di Savena, Ospedale Casa della Salute Loiano

Distretto Reno, Lavino e Samoggia: Casa della Salute Casalecchio di Reno, Ospedale di Bazzano.

Considerando l’età media delle persone ospiti in una Casa della Salute, sembra una buona idea  il  conservare i pagamenti in contanti. Perché non tutti hanno disponibili parenti  che li aiutino in queste attività, anche se il personale può essere gentilissimo, come è  assistere un anziano  nel presentare le  eventuali istanze di rimborso presso i punti CUP, indicando il codice IBAN per consentire l’erogazione tramite bonifico, in caso di approvazione.

L’Azienda USL di Bologna ha un territorio che comprende 45 comuni su un'area di 3.000 chilometri quadrati circa, per una popolazione di oltre 870.000 abitanti (i residenti in Emilia Romagna sono più di 4.400.000). Il bilancio annuale supera i 1.700 milioni di euro (quasi il 20% dei circa 8.600 milioni della sanità della Regione Emilia Romagna). Al suo interno sono impegnati più di 8.200 professionisti, oltre 1.300 dei quali medici e 4.200 operatori assistenziali. E’ un mondo , dedicato alle persone malate e deboli, proprio quelle che hanno difficoltà con i vari sistemi di pagamento elettronici. Sono le stesse persone che hanno difficoltà ad usare i cellulari perché troppo piccoli e troppo complicati. E a queste persone si vuole proibire il pagamento in contanti?

Una delle risposte “alla moda” è che le difficoltà sono dovute all’essere la gente “non esperta” di digitale. Chi scrive conosce molta gente “veramente “ esperta di digitale, informatica, ecc. che “stranamente” con il crescere dell’età (o il diminuire del tempo disponibile) avanza le stesse obiezioni delle persone “non qualificate”.

Una delle branche dell’informatica è la “progettazione delle interfacce” per consentire all’operatore di lavorare al meglio. E’ la stessa progettazione che guida i PC nelle funzioni “accessibili” e che dovrebbe indurre i competenti a mantenere anche metodi di pagamento “semplici e accessibili”. Il contante lo è.

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