Benvenuti sulle autostrade intelligenti prossime venture destinate nelle intenzioni a rivoluzionare la mobilità del Paese che, tra qualche anno, consentiranno la guida autonoma ai veicoli automatizzati. Quello che si vuole, nei fatti, è creare percorsi “assistiti e protetti “ dove i veicoli possano guidarsi da soli, risparmiando così sul costo del lavoro dei conducenti.
Nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del ministero dei Trasporti che avvia ufficialmente la sperimentazione. Obiettivo: strade connesse alla rete dati, attraverso reti fisiche in fibra ottica e sistemi wifi. Così da poter trasmettere una miriade di informazioni di servizio agli utenti, che a bordo dei loro veicoli potranno ricevere anche notizie turistiche relative ai territori che si stanno attraversando; è prevedibile che dopo qualche anno anscerà il problema di come “impedire” ai conducenti di fruire delle informazioni affinché non ne siano distratti. Un recentissimo spot invita a “coprire” il telefono durante la guida.
Nella “lista dei desideri” ci sono i droni che si alzano in volo e sono in grado di monitorare i flussi di traffico, le condizioni meteo e attraverso le telecamere verificare di continuo anche lo stato di salute del manto stradale di ponti e viadotti; pali piazzati a intervalli regolari diffondono il segnale Wi-Fi, raccolgono le informazioni dai veicoli in movimento e trasmettono a loro volta dati ed informazioni sia ai viaggiatori sia alla centrale del gestore della rete che in questo modo può tenere tutto sotto controllo.
Poi ogni 30 chilometri ci dovrebbero essere anche le “isole verdi” che non sono parchi rinfrescanti bensì impianti in grado di produrre energia elettrica, fotovoltaica oppure eolica, e dove sarà possibile ricaricare sia i veicoli che i droni destinati alle ispezioni delle opere civili strategiche.
Nella lingua del viaggiatore una voce segnala in maniera dinamica e continuativa la presenza di cantieri, eventuali incidenti o interruzioni della viabilità proponendo percorsi alternativi e indicando agli operatori commerciali che trasportano merci limitazioni, suggerimenti o obblighi di percorso. Che è esattamente quello che offre dal 1 luglio 1998 il servizio gratuito RDS-TMC, a condizione di dotarsi di un apposito ricevitore. Questo può dare una idea dei tempi realizzativi “effettivi” di quanto sopra.
Le informazioni potranno essere ricevute anche via SMS o altro sul sistema di navigazione di bordo di ciascun veicolo, che a sua volta può restituire il proprio feedback al sistema, cosa che oggi accade correntemente quando il veicolo è attrezzato. In caso di emergenza invece si può attivare, sulle strade ANAS, il sistema «Sos On Board» e comunicare direttamente con le sale operative dell’Anas comodamente e in tutta sicurezza dall’abitacolo del proprio veicolo senza dover più scendere per raggiungere la colonnina Sos più vicina. Servizio che si sovrappone all’e-call e che rischia di essere diverso per ogni gestore autostradale, con aumento della confusione per gli automobilisti.
Il piano strade intelligenti, inserito nel programma «Connettere l’Italia» che il ministro dei Trasporti Delrio lascia in eredità al nuovo governo , in prospettiva interesserà tutta la rete autostradale del Paese per un totale di circa 6mila chilometri di strade.
La sperimentazione partirà dalla Salerno-Reggio Calabria, da poco ribattezzata A2 Autostrada del Mediterraneo. Entro il 2018 i primi 30 chilometri lungo la direttrice Morano-Lamezia Terme messi in rete per poi salire sino a 140 chilometri e quindi arrivare a coprire nel giro di qualche anno tutti i 432 chilometri dell’intera A2.
In totale l’Anas per «connettere» circa 2500 chilometri della sua rete ha stanziato 250 milioni di euro avviando già da tempo le prime gare per progettare data center e supporti tecnologici, dai droni ai pali di segnalazione/trasmissione.
Subito dopo la A2 gli interventi interesseranno il Grande raccordo anulare di Roma (A90) e l’Autostrada A91 Roma-Fiumicino.
A seguire l’itinerario Orte-Mestre della E45 ed E55, l’Autostrada A19 Palermo-Catania e la Tangenziale di Catania (Ra15).