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Troppo alcool? Etilometro immobilizzatore obbligatorio

A spese del conducente, e potrebbe essere per sempre

27-05-2018 06:00

Troppo alcool? Etilometro immobilizzatore obbligatorio

 

In Europa  la guerra a chi guida sotto l’effetto di alcool diventa sempre più aggressiva: in Belgio, dal primo luglio 2018, entrerà in vigore una norma del codice della strada che impone, a chi abbia già riportato una condanna per guida in stato di ebbrezza con tasso accertato superiore a 1,2 g/l, di montare sul veicolo un etilometro immobilizzatore, letteralmente “éthylotest antidémarrage”.

Ancora più duro: a decidere il periodo di “guida vigilata” sarà il giudice, che ai condannati per soglie da 1,2 a 1,8 grammi di alcol per litro di sangue imporrà l’uso dell’etilometro “bloccamotore” per un periodo fino a tre anni, mentre per chi supera quella soglia la misura potrà essere anche perpetua e, comunque, non inferiore ai tre anni.

Ovviamente il  costo di installazione del dispositivo, che dovrà essere di tipo omologato, è a carico di chi dovrà essere controllato: sono  3.700 euro; a cui si aggiungerà il costo di manutenzione periodica.

In Italia la norma potrebbe essere assimilata alle prescrizioni che il Giudice impone in sede di condanna ovvero dal Prefetto chiamato in causa sui periodi di sospensione della patente: ovviamente, le sentenze dovrebbero essere più celeri (molti processi finiscono addirittura con la prescrizione, visti i quattro anni previsti dal codice in materia di reati contravvenzionali).

Ad ispirare questa nuova legge, approvata dal parlamento belga l’8 febbraio 2018, è la volontà di evitare la recidiva di reati di questo tipo, che secondo l’istituto Vias – l’agenzia belga della sicurezza stradale – sarà ridotta del 75% rispetto all’uso di una sola pena tradizionale, anche di tipo accessorio.

Vias, che ha sostituito l’IBSR (Istituto belga per la sicurezza stradale) assorbendone in toto le funzioni, calcola che il tasso alcolico medio dei conducenti coinvolti in un sinistro stradale – sia esso con lesioni che con soli danni a cose – sia di 1,7 g/l, ma il 42% di essi ha comunque soglie accertate pari o superiori all’1,8 e nella fascia anagrafica compresa tra i 40 e i 50 anni tale percentuale sale al 51%: più di un conducente su due.

 Vias sostiene che per raggiungere nelle due ore la soglia di 1,8, siano necessari da 8 a 11 bicchieri: ricordiamo che, convenzionalmente, per bicchiere si intende una bevanda che contenga almeno 10 grammi di alcol puro, corrispondenti più o meno a 13 cc.  Un boccale di birra, un bicchiere di whisky, di vino o altro, contengono all'incirca la stessa quantità di alcol e per questo è definito “bicchiere” o “unità di alcol”.

In caso di incidente nel quale siano coinvolti conducenti in stato di ebrezza con soglie pari o superiori a 1,5 g/l – la stima di Vias è conforme a quella dell’OMS e di altre agenzie – il rischio di morte si innalza di 200 volte: “inaccettabile”, ha detto il ministro federale della Mobilità François Bellot. “Questa legge – ha detto – costituisce un enorme passo avanti nella lotta alla sinistrosità da alcool  e, quindi, una misura essenziale nella sicurezza stradale”.

In Belgio, ogni anno, si registrano circa 180 vittime su un totale di 5.000 incidenti stradali dovuti ad abuso di alcool, mentre il numero medio di denunce per guida in stato di ebbrezza – tenetevi forte – è di 50mila: con 10mila conducenti  che  hanno un tasso di alcool  superiore a 1,8 g/l.

“Cercare di ridurre queste percentuali con semplici campagne informative – dicono al Vias – non basta”. Hanno tentato, e non è bastato. I legislatore ha affrontato il problema e la legge è stata approvata.

L’ éthylotest antidémarrage dovrà essere installato su tutti i veicoli che il condannato si troverà a guidare una volta rientrato in possesso della patente: prima di avviare il motore, dovrà soffiare nel dispositivo e solo se il livello di alcol sarà inferiore a 0,2 (pari alla soglia legale) questo consentirà al propulsore di avviarsi. In caso contrario, il dispositivo consentirà prove ad intervalli regolari di 15 minuti. Restano in vigore, ovviamente, tutte le altre sanzioni accessorie: programma di disintossicazione, eventuale detenzione e periodi di sospensione. In caso di recidiva accertata, le sanzioni accessorie prevedono un minimo di squalifica dalla guida di tre mesi e quattro esami obbligatori, dei quali uno di tipo medico, uno psicologico, uno teorico e uno pratico: in pratica, si riprende la patente di nuovo con maggiore difficoltà.

Adesso resta solo da capire quando questa norma, o simile, sarà approvata anche in Italia.

 Secondo l’ASAPS, questa è una lezione di vera sicurezza stradale: ” Mentre da noi ancora si combatte per avere etilometri revisionati in tempi decenti, in Belgio, dal primo luglio di quest’anno, entrerà in vigore una norma speciale del codice della strada che impone, a chi abbia già riportato una condanna per guida in stato di ebbrezza con tasso accertato superiore a 1,2 g/l, di montare sul veicolo un etilometro immobilizzatore, letteralmente “éthylotest antidémarrage”. Non è tutto: a decidere il periodo di “guida vigilata” sarà il giudice, che ai condannati per soglie da 1,2 a 1,8 grammi di alcol per litro di sangue imporrà l’uso dell’etilometro “bloccamotore” per un periodo fino a tre anni, mentre per chi supera quella soglia la misura potrà essere anche perpetua e, comunque, non inferiore ai tre anni.”

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