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Mirella Freni... buon compleanno!

  • Andato in onda:21/02/2017
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      Buon compleanno … Mirella Freni!




      Mirella Freni, una delle voci più apprezzate del panorama internazionale, nacque nel 1935 a Modena e fin da bambina fu chiaro che il suo destino fosse la musica: si esibì, infatti, a soli dieci anni in un concorso canoro indetto dalla RAI, rivelandosi un piccolo prodigio mentre intonava “Un bel dì vedremo” dalla Madama Butterfly di Puccini. Il grande Beniamino Gigli, che ne intravvide le grandi potenzialità, le consigliò caldamente di dedicarsi allo studio del canto: così la giovane Mirella fu affidata al Maestro Bertazzoni e successivamente affiancata al Maestro Magiera che per molti anni divenne per lei una figura di
      riferimento.

      Il suo debutto avvenne nel 1955 al Teatro Comunale di Modena nel ruolo di Micaela nella Carmen di Bizet, rivelando come la Freni potesse essere uno dei più promettenti soprani dell’epoca. Dopo un periodo d’interruzione di circa tre anni in cui, sposatasi con il Maestro Magiera, si dedicò alla famiglia, Mirella Freni si affermò al prestigioso “Concorso Internazionale Viotti” e interpretò la protagonista nella Bohéme pucciniana presso il Teatro Regio di Torino, ruolo che diventerà il suo cavallo di battaglia: sarà infatti “consacrata” Mimì per antonomasia, soprattutto dopo la sua collaborazione, nel 1963 presso il Teatro alla Scala di Milano, con il direttore d’orchestra Herbert von Karajan del quale divenne una delle artiste preferite.

      Artista internazionale, affrontò inizialmente ruoli di soprano lirico come la Contessa in “Le nozze di Figaro” di Mozart o Adina di “L’elisir d’amore” di Donizetti presso il Convent Garden di Londra, e ancora Mimì al Metropolitan Opera di New York: la fama della purezza della sua voce, dolce ma corposa e delle sue interpretazioni tenere e vigorose cominciò ad espandersi in tutto il mondo. Dagli anni ’70, con la maggiore maturità vocale, considerò ruoli verdiani, come Desdemona in“Otello”, Aida, Amelia in “Simon Boccanegra”, Elisabetta in “Don Carlo”, e personaggi pucciniani più drammatici come Tosca e Manon: negli anni ‘90 interpretò Adriana Lecouvreur di Cilea, la verista Fedora di Giordano e molte delle eroine delle opere di Čajkovskji, essendo padrona della lingua russa; nel 1981, infatti, aveva sposato, dopo la separazione dal primo marito, il basso Nicolai Ghiaurov con il quale condivise molta vita artistica e felici momenti.

      Nella sua lunga e onorata carriera Mirella Freni collaborò con Plàcido Domingo, Alfredo Kraus, Montserrat Caballé, Grace Bumbry e, ovviamente, con il suo amico d’infanzia e “fratello di latte”(ndr furono allattati dalla medesima balia da bambini) Luciano Pavarotti, dando vita a recite memorabili.

      Nel 2005, con La pulzella d’Orleans di Čajkovskji a Washington, si ritirò dalle scene, un anno dopo la morte dell’amato Nicolai. Nello stesso anno, al Metropolitan con una serata speciale di Gala venne celebrato il quarantesimo anniversario del suo debutto. Nel 2010, presso l’Arena di Verona, fu insignita del primo “Oscar della Lirica”, per commemorare la sua carriera e il suo incredibile talento. Nel 2015 anche il teatro scaligero volle renderle onore, in occasione dei suoi 80 anni: questa fu la sua più recente apparizione pubblica.

      Attenta anche all’educazione delle nuove voci della lirica, Mirella Freni collaborò con l’Accademia di Belcanto di Modena CUBEC, progetto co-fondato dalla cantante, dove insegnava agli studenti la meticolosità dello studio e la dedizione totale per questa straordinaria forma d’arte. Nel 2015 a seguito di divergenze di programmazione artistica con il direttore, vi rassegnò le dimissioni, generosamente ringraziando tuttavia per l’esperienza vissuta.

      Icona della lirica, la Freni è e resterà una delle voci italiane e delle personalità artistiche e umane più universalmente amate: il suo esempio di disciplina, di rispetto e di umiltà e nobiltà d’animo, dovrebbe essere divulgato e imitato, non soltanto in ambito musicale ma in ogni aspetto della vita.

      Angelo Procino

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