... ieri sera, sul tram quando ha detto alla donna che lo accompagnava che stavamo per passare davanti alla sua giovinezza. Io ho alzato gli occhi dalla pagina del libro che leggevo e ho cercato sul suo viso la risposta a cosa si riferisse ma non ho avuto bisogno di indagare con il pensiero perché subito dopo lui ha aggiunto che stavamo per passare davanti alle quattro finestre della sua scuola. E mentre mi chiedevo cosa ricorderà di più di quegli anni e quali volti: un insegnante, una ragazza, il compagno di giochi e di sogni ad occhi aperti, mi sono ricordata di un maestro di Peshawar, in Pakistan, sopravvissuto alla strage di quasi 150 studenti uccisi a metà dicembre dagli uomini che portano il buio. Il maestro, qualche giorno fa, nelle ore in cui la scuola riapriva ha detto che gli mancano i suoi alunni e che tornare in quel luogo lo rende molto triste ma che deve resistere per tutti quelli che sono ancora lì e che sono tornati sui banchi. Allora mi sono chiesta: chissà che materia insegna quell’uomo.