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Incontri con...

  • Andato in onda:20/07/2015
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      INCONTRI con…

      Di e con Elena DONI e Dina LUCE

       

      In onda su Radio2 da ottobre 1974 a giugno 1975

      Montaggio per Rai Radio 6 Teca a cura di Maria Cristina Zoppa




      Chi ha frequentato “Scienze della Comunicazione” e le lezioni di Teoria e Tecniche del Linguaggio Radio-Televisivo sa bene che Maurizio Costanzo, nel citare o scegliere l’intervistatrice per eccellenza della Radio Pubblica Italiana, fa riferimento sicuramente a Dina Luce, sua compagna d’avventura nel 1970 in Buon Pomeriggio, per aver segnato l’inizio di una presenza forte nelle trasmissioni radiofoniche della donna non solo come cantante, comica o intrattenitrice ma come voce autorevole, piacevole, intuitiva. 
      Se da un lato abbiamo avuto Lello Bersani o Sandro Ciotti, ecco arrivare la forza, il pragmatismo e spesso la gentile provocazione di Dina Luce ed Elena Doni nella stagione radiofonica di Radio2 del 1974-1975, all’indomani cioè di quel referendum sul divorzio che segnò un passo avanti ancora più decisivo nell’affermarsi e/o nell’evolversi del femminismo in Italia. Tutte le interviste (ne troverete 90 in podcast) contengono elementi tipici di quegli anni: Buzzanca sotto torchio per proporre film in cui la donna è mortificata; la Antonelli dolcemente invitata a pensare se “la bellezza è un arma o un limite”; lo stesso Modugno alle prese con il tema della “leggerezza” nel momento in cui esplode la “canzone impegnata”. Elena Doni si rivela sicuramente più “impertinente”, lasciando a volte anche le “interviste-scontro” piacevolmente incompiute: una su tutte quella con Giulietta Masina dove, neanche troppo indirettamente, si accusa la “donna” di altri tempi di sopportare “comportamenti non del tutto accettabili” del proprio compagno. Con una fermezza e una caparbietà, che è solo degli esseri umani più profondi, la Masina risponderà con una sorta di “Teorema della Manovra” ovvero la capacità della donna di filtrare e trasformare i lati peggiori della vita e restituirli in positivo all’interno del proprio spazio vitale.
      Gli “incontri” si svolgono tutti all’esterno a rendere la flagranza dell’approccio tanto più naturale e diretto. Ogni intervista è una piccola lezione di Radio di due voci preziose che la Teca Rai restituisce. Ogni risposta un’analisi degli anni ’70 ma, in più di un caso, un piccolo memorandum utile in tutti i casi.
      Amo citare questa frase di Ennio Morricone: la trovo utile per tutti gli artisti che vivono di musica; straordinariamente coerente con il pensiero del Maestro di oggi, per chi come me ha avuto la fortuna di incontrarlo e intervistarlo più di una volta. 

      “Quello seduto al piano con “l’aria ispirata” è un falso storico, un lumacone. L’ispirazione non esiste, non è una cosa giusta. È un errore, un luogo comune che la gente ripete da anni e anni. Nessuno guarda il cielo, ma la “carta da musica”… e andiamo avanti quando è possibile, altrimenti la lasciamo bianca (…) LA MUSICA È UN’OPERA D’ARTE. Nasce dalla somma delle Esperienze sgradevoli e non (anche quelle che ci piacciono ovviamente), passate dentro, filtrate, setacciate fino al momento che queste esperienze non assumono la forma di una POSSIBILITÁ TECNICA (cosa importante e personalissima). La somma di queste cose fa nascere un’IDEA. Se io dovessi dirle però quando nasce proprio non lo so, dovrei rinunciare a spiegarglielo!” 
      Ecco: non solo la “vita è l’arte dell’incontro” ma anche uno scambio di idee nate a volte da combinazioni imperscrutabili. 



                                                                                                         Maria Cristina Zoppa

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