Ballarò 2014-2015

Intervista a Pier Luigi Bersani

  • Durata:00:08:09
  • Andato in onda:24/03/2015
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"Quella di Renzi una 'democratura'? Lascio a Scalfari questi geniali neologismi. E’ una democrazia fatta di decisioni, velocità e anche di lentezze. Qui non si discute l’esigenza di decidere, semmai sul che cosa si decide. Certamente l’idea che si decide di più se si ragiona di meno, che si decide più alla svelta se non si parla non nessuno è un’idea sbagliata perché a volte si decidono cose e poi tocca tornarci. Il decisionismo, il tagliar corto, spesso può essere una postura, decidere è una cosa seria" "Noi possiamo chiamare tutti gli sceriffi e anche i ranger del Texas ma se non mettiamo mano immediatamente e con decisione a dei meccanismi noi non ne veniamo fuori. Lo dico per esperienza personale. Quando noi andiamo avanti con dei General Contractor che nominano la direzione lavori, che cosa possiamo aspettarci? Rivediamo pure le pene ma se non capiamo che il 90% delle cose un po’ marce di cui discutiamo sono legali, perché son state fatte delle leggi attorno a quante cose, non andiamo da nessuna parte. A proposito di decidere cerchiamo di decidere qualcosa di importante e di determinante e di cruciale perché è ora" "Le parole di D’Alema sono state sacrosante a proposito del disagio: mentre il Pd governa e ha il massimo d’espansione c’è il rischio che perda rapporto con un pezzo delle sue radici. Se cerchiamo poltrone? Queste sono volgarità, punto e basta" "Italicum? Io continuo a ripetere quello che dico da mesi, penso che ci sia senz’altro la possibilità di correggere e di discutere. Diranno che è un ‘penultimatum’, ma così quella legge elettorale, nel combinato con cui viene fuori il Senato, non è votabile per una questione democratica" "Abbiamo un contorno di condizioni straordinarie: euro basso, petrolio basso e un sacco di liquidità che arriva. Il nostro problema è trasformare quella liquidità in investimenti, lavoro e sostegno a progetti industriali. Credo che i privati da soli non bastino e che ci vogliano politiche pubbliche. sento grande euforia, ma non so: gli arabi hanno preso il trasporto aereo, i giapponesi l’’industri ferroviaria, gli indiani e gli algerini stanno prendendo la siderurgia, i cinesi prendono un’azienda del 1872 e sento dire “meglio esser cinesi che morti”. Sono d’accordissimo, ma questo lo potrebbero dire Catalano o Lapalisse ma la varietà biologica? A me vanno bene gli stranieri ma noi vigliamo rinunciare a dire qualcosa in italiano nel grande settore industriale dove siamo stati protagonisti per tanti anni?" "Non sarò in piazza sabato prossimo. Con tutto il rispetto per questa iniziativa, che mi pare più una discussione sul modo di intendere il sindacato, se il sindacato del lavoro e dei lavoratori o che si apre ad altri grandi temi sociali. Non mi pare che stia nascendo un soggetto politico"

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