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TG1 PERSONE dell'11 ottobre 2011
TG1 PERSONE dell'11 ottobre 2011
Andato in onda il: 11/10/2011Eugenio Barba, Il teatro nelle vene
Un'avventura straordinaria la vita di Eugenio Barba. Emigrato a 18 anni in Norvegia dalla Puglia degli anni 50, saldatore e marinaio per sbarcare il lunario, studente di teatro in Polonia, regista in Danimarca alla guida dell'Odin Teatret, fondato nel 1966. " Ho pensato che se mi fossi dedicato all'arte -dice- si sarebbe attenuata la pressione dei pregiudizi nei miei confronti. Nell'Europa del dopoguerra gli italiani godevano di una pessima reputazione e gli inizi sono stati veramente duri." Dopo l'incontro con Jerzy Grotovski la sua vita nel teatro cambia: si associa ai movimenti di avanguardia. Anche per suo merito viene rinnovato lo spazio teatrale, cambiano le tecniche per la preparazione dell'attore, il teatro diventa strumento d'intervento nella realta' sociale, attori e comunita' locali cooperano. " Il meotodo di lavoro dell'Odin -aggiunge- e' lavorare con azioni fisiche che diventano tracce narrative. Ci rivolgiamo non solo all'intelligenza e alla razionalita' dello spettatore, ma anche alla sua percezione piu' profonda, quella sensibile ai ritmi, ai suoni, alle voci, alle differenti tonalita'. Il teatro non e' solo parola."
Un'avventura straordinaria la vita di Eugenio Barba. Emigrato a 18 anni in Norvegia dalla Puglia degli anni 50, saldatore e marinaio per sbarcare il lunario, studente di teatro in Polonia, regista in Danimarca alla guida dell'Odin Teatret, fondato nel 1966. " Ho pensato che se mi fossi dedicato all'arte -dice- si sarebbe attenuata la pressione dei pregiudizi nei miei confronti. Nell'Europa del dopoguerra gli italiani godevano di una pessima reputazione e gli inizi sono stati veramente duri." Dopo l'incontro con Jerzy Grotovski la sua vita nel teatro cambia: si associa ai movimenti di avanguardia. Anche per suo merito viene rinnovato lo spazio teatrale, cambiano le tecniche per la preparazione dell'attore, il teatro diventa strumento d'intervento nella realta' sociale, attori e comunita' locali cooperano. " Il meotodo di lavoro dell'Odin -aggiunge- e' lavorare con azioni fisiche che diventano tracce narrative. Ci rivolgiamo non solo all'intelligenza e alla razionalita' dello spettatore, ma anche alla sua percezione piu' profonda, quella sensibile ai ritmi, ai suoni, alle voci, alle differenti tonalita'. Il teatro non e' solo parola."