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L'ITALIA SI FERMA D'ESTATE
28 giugno 2011

Tempo d’estate. Tempo di vacanze, di viaggi, di riposo e di divertimenti. Ma anche tempo di disagi, per chi rimane in città. O per lo meno, in alcune città. I negozi, i ristoranti, i locali abbassano le saracinesche; gli studi, gli stabilimenti industriali, le botteghe artigiane e le officine chiudono per ferie; i servizi rallentano i loro ritmi; la stessa televisione sostituisce le trasmissioni invernali con programmi più leggeri, se possibile ancora più evanescenti e banali. Insomma, nonostante negli ultimi anni si segnali una inversione di tendenza, l’Italia – soprattutto a cavallo di ferragosto - sembra continuare a fermarsi. Contemporaneamente però non si fermano le necessità dei cittadini e degli utenti. Anche se non tutti sono coinvolti da questo black out. Non lo sono i centri storici delle città d’arte e turistiche. Non lo sono alcune attività culturali e artistiche che proprio nel periodo estivo trovano insoliti spazi. Tra luglio e settembre il nostro paese pullula infatti di Mostre, Rassegne, Festival, Incontri, Spettacoli e Concerti, a volte vere e proprie anteprime di cartelloni invernali. Per gli spettatori, una occasione per vedere quello che in altri periodi dell’anno hanno difficoltà a seguire. Per gli operatori, falcidiati dalla crisi e dai tagli, una salutare boccata di ossigeno. Ma, in generale, è ancora vero che l’Italia ad agosto “chiude per ferie”, o qualcosa è cambiato? Le strade e le piazze sono così silenziose e senza servizi come apparivano un tempo, o le nostre città – sull’esempio di quelle straniere - hanno cominciato a “vivere” anche col solleone? Ospiti:MARIANO BELLA, direttore Ufficio Studi di CONFCOMMERCIO;ANTONIO DI POLLINA critico televisivo di Repubblica e EMILIA COSTANTINI critico teatrale e giornalista di spettacolo

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