"Ascoltarlo parlare era una festa del pensiero": così diceva quel grande esploratore di mondi che fu Fosco Maraini, del più grande orientalista italiano, Giuseppe Tucci (1894-1984), che è stato recentemente celebrato in un convegno in India, mentre in Italia è dai più dimenticato. Ne parliamo con lo studioso di pensiero indiano Fabrio Scialpi, non solo per ridisegnare la figura di Tucci (archeologo, filosofo, infaticabile viaggiatore, scrittore), ma anche per valutare che cosa ha significato e significa per la cultura, per la religione, per la civiltà italiana aver sottovalutato l'importanza della conoscenza e dell'incontro con altre civiltà. Nella seconda parte della puntata, parliamo invece con Ilaria Rizzini, studiosa del mondo e del pensiero greco, di due "Elettre": quella di Simone Weil e quella di Margherite Yourcenar. Infine, ripercorriamo alcuni tratti spirituali del poeta Mario Luzi, attraverso la lettura di alcune delle sue ultime poesie. Segnalazioni: Giuseppe Tucci, Storia della filosofia indiana, Editori Laterza, Bari 2004 Giuseppe Tucci, A Lhasa e oltre, Newton & Compton, Roma 1996 Giuseppe Tucci, Saggezza cinese. Confucio Mencio, Mo-ti, Lao-tze, Yang-chu, Lieh-tze, Chuang-tze, Wang, Editore Astrolabio 1994 Giuseppe Tucci, Le religioni del Tibet, Mondadori, 1990 Giuseppe Tucci, La via dello Swat, fuori catalogo, Newton & Compton, Roma 1963 Giuseppe Tucci. Scienziato, esploratore e pellegrino nelle terre del cielo, documentario prodotto da ARTE NOMADE nel 2002 (www.artenomade.com), regia di Giorgio Cingolani Danielle e Olivier Föllmi, Saggezze. 365 pensieri di maestri dell'India, Ippocampo Editore, Genova 2004 Simone Weil e Margherite Yourcenar, Elettre, Edizioni Medusa, Milano 2004 Ilaria Rizzini, L'occhio parlante. Per una semiotica dello sguardo nel mondo antico, Editore Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia 1998 Mario Luzi, Dottrina dell'estremo principiante, Garzanti Libri, Milano 2004. "...ad indicarmi la via dello Swat fu proprio il Tibet, che è stato per molti anni il più grande amore della mia vita, e lo è tuttora, tanto più sembra difficile soddisfarlo con un nuovo incontro. In otto viaggi ne ho percorso gran parte in lungo ed in largo, ho vissuto nei villaggi e nei monasteri, mi sono genuflesso dinanzi a maestri e immagini sacre, ho valicato insieme con i carovanieri monti e traversato deserti, vasti come il mare, ho discusso problemi di religione e di filosofia con monaci sapienti e sempre ho trovato, lungo le piste stanche e pietrose, le tracce del Guru Rimpooé, il pugnace maestro Padroasambhava..." (da Giuseppe Tucci, La via dello Swat, Newton & Compton, 1963)