26 dicembre 2004, al largo dell'Isola di Sumatra, poco prima delle 8 del mattino. Un violentissimo terremoto genera uno tsunami che si abbatte sulle coste dell'India meridionale, dello Sri Lanka, della Thailandia, e perfino della Somalia, lasciando una traccia indelebile sulla storia delle terre e dei popoli che affacciano sull'Oceano Indiano. Un anno dopo cos'è cambiato? Cosa ha imparato la scienza dallo tsunami, e cosa hanno fatto gli scienziati per fronteggiare gli effetti del maremoto? Con Rossella Castelnuovo e i suoi ospiti. Gli ascoltatori possono scrivere all'indirizzo radio3scienza@rai.it. Gli ospiti di oggi: Philippe Bally, ingegnere dell'Agenzia spaziale europea, Marina Forti, giornalista del Manifesto, Alessandra Maramai, geologa dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Benedetto Saraceno, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Organizzazione mondiale della sanità. Le parole della scienza Qual'è stata secondo voi la parola della scienza che ha segnato maggiormente l'anno che si sta per chiudere? Inviateci le vostre proposte al nostro indirizzo mail radio3scienza@rai.it indicando sempre anche un vostro numero di telefono per essere richiamati ed eventualmente intervistati. Il 30 dicembre eleggeremo insieme la parola della scienza 2005.