C’è un grande sogno, oltre che una grande storia, dietro il nome Zagato, l’atelier della carrozzeria protagonista della puntata di “Dinastie”. Significa che nulla viene fatto in serie ma solo su commissione. Allo schermo del cad-cam passano le linee creative di una Aston Martin che verrà o il profilo super-aerodinamico della nuova TZ4. Ma all'inizio del 900 non era così. Quella di Zagato è una storia che và raccontata dall'inizio perché li c'è l'imprinting di un nome, ma forse meglio, di un sogno. Perché l'origine di questo carrozziere creativo sta nel concetto semplice che nasce dall'esperienza aeronautica: un vestito in alluminio, essenziale, funzionale per un auto veloce. Oggi le sorti della Zagato viaggiano col pronipote Andrea. L'incontro con Dinastie avviene nel verdissimo parco della Gherardesca a Firenze, tra le 25 Zagato più famose al mondo, mantenute e conservate come gioielli da una schiera di collezionisti arrivati da oltreoceano. La puntata si articola su tre location: Firenze - Milano - Torino. Proprio nel capoluogo piemontese avviene l'incontro con Ercole Spada, progettista e designer storico della Carrozzeria Zagato. Dalla sua matita e dalla sua fantasia negli anni 60, sono usciti i modelli che oggi meravigliano e entusiasmano: la Alfa Romeo 1750 Zagato; la SZ, la TZ1 e la TZ2, tutte le serie Lancia Zagato, la Fiat 8V. Una chicca è la Ferrari Zagato degli anni 60: un esemplare unico, oggi di proprietà di un californiano, è la regina della esposizione fiorentina