GLI APPUNTAMENTI DEL VENERDI'

NATALE POVERO, COME RISPARMIARE !

I dati recenti lo confermano: con la crisi, gli italiani cercheranno di spendere meno per regali, divertimento e abbigliamento. Ma solo pochi sono disposti a “tagliare” sugli alimentari. Sebbene anche in questo settore la tendenza è ovviamente quella di ridurre le spese, tutelando la qualità. Come preparare dunque il cenone o il pranzo di Natale e Capodanno senza svenarsi? La ricetta è una sola: lasciare da parte frutta esotica, foi gras, caviale, aragoste e orientarsi vero i prodotti della terra locali, di stagione. E verso i prodotti ittici tipici del Mediterraneo, le cosiddette specie povere dei litorali nostrani. Con il risultato di mettere in tavola cibo salutare e sicuro, salvaguardando il portafoglio. Per sapere quali accorgimenti seguire, come e cosa acquistare, quali punti vendita preferire…parleremo con SARA PARALUPPI, responsabile della Fondazione “Campagna Amica-Coldiretti”e con ETTORE IANI', responsabile di Lega Pesca.

GLI APPUNTAMENTI DEL VENERDI'

LA LINGUA ITALIANA. DOVE STA ANDANDO?

I vocaboli che usiamo nella vita di tutti i giorni sembrano dare ragione al nostro ascoltatore. I negozi diventano “store”, l’accessorio è un “optional”, l’intervallo diventa “gap”, dormire in casa di amici si chiama “pigiama party”, gli sceneggiati si trasformano in “fiction”, i clienti assurgono al ruolo di “customer” e “customizzare” rappresenta il processo di personalizzazione di un servizio o di un prodotto alle specifiche richieste di chi compra; il “trend” sostituisce l’andamento e al presidente del Consiglio si preferisce il “premier”. Chattare, faxare o messaggiare definiscono le nuove frontiere del dialogo, cui si aggiungono termini importati dalle nuove professioni o dai mezzi di comunicazione di massa. Senza contare le espressioni usate dalle giovani generazioni, in cui convergono elementi dialettali e immagini fantasiose: “ a piotti” (a piedi); “scialla” (tranquillo), “bella lì” (siamo d’accordo), “stare manzo” (stai calmo), “viaggiarsela un cifro” (darsi delle arie), “ come butta” (come stai?), “evapora” (sparisci) ... Ma il vilipendio della lingua nazionale non coinvolge solo gli adolescenti, ma anche persone mature, giornalisti, politici, pubblicitari, economisti, uomini di spettacolo… E se da un lato sempre meno netta è la separazione tra imparare e insegnare, dall’altro il congiuntivo, la Consecutio e la punteggiatura vagano come personaggi in cerca di autore… Tutto questo è una evoluzione inevitabile o un imbarbarimento dell’italiano? Fino a che punto la cosiddetta semplificazione della lingua, a discapito della sua naturale complessità, è un bene? E, considerando la nostra storia fatta di localismi, esiste una vera lingua nazionale condivisa? Ospiti: ROBERTO COTRONEO, giornalista e scrittore. Dirige la scuola Superiore di Giornalismo dell’Università LUISS di Roma. Ultima pubblicazione “E nemmeno un rimpianto.Il segreto di Chet Baker” edito da Mondadori e LORENZO TOMASIN, docente di linguistica italiana all’Università Ca’Foscari di Venezia e alla Bocconi di Milano. E’ in stampa il libro “Italiano. Storia di una parola” (editore Carocci).

NATALE POVERO ? APPROFITTIAMONE!

Secondo i dati Confcommercio, per gli italiani il prossimo sarà un Natale magro. E si risparmierà di più: l’anno scorso ha fatto regali il 90,6 per cento della popolazione. Quest’anno li farà l’88,2. Ma guardando il bicchiere mezzo pieno ci accorgiamo che non tutto viene per nuocere. E se è vero che il termine “crisi” deriva dal greco e vuol dire “passaggio”, è altrettanto vero che proprio nei momenti di difficoltà si acuisce l’ingegno, si affina la fantasia, si trovano soluzioni nuove. O si ripensano, con spirito critico, le vecchie. Ed ecco allora che una Festa in versione dimessa può diventare l’occasione per fare cose accantonate, per riscoprire valori semplici, per inventarsi nuovi stili di vita: il piacere della tavola domestica al posto del ristorante, la gita fuori porta al posto delle vacanze esotiche, il recupero della lettura al posto delle cavalcate nei locali o nelle discoteche. Ma anche il riciclo di oggetti dimenticati in cantina, la ripresa di hobby trascurati come la scrittura o il disegno, la riorganizzazione della casa e del tempo libero… Insomma una pausa salutare per ripensare la propria esistenza e per ripensarsi. Ospite:FRANCESCO BELLETTI, sociologo e direttore del CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia)

I RAGGIRI

Imbrogli a danno di anziani, particolarmente vulnerabili; frodi romantiche su internet; inganni da commercio on line; menzogne pubblicitarie; manipolazioni mentali, in gruppi più o meno ristretti; false identità e false promesse; i raggiri sono tanti e si annidano un po’ dappertutto. Nella vita sociale, nelle transazioni commerciali, nel lavoro, nella stessa politica. Non sempre è facile scoprirli. Non sempre è facile anticiparli. Non sempre è facile difendersene. E più si diffondono strumenti di comunicazione e di controllo a distanza, più si affermano nuove, sofisticate forme di raggiro. Ospite:Avv. ROBERTO RUGGIERO, avvocato penalista.

VOGLIA DI FESTE!

Le festa è un giorno non comune. E’ una interruzione del tempo, una parentesi, che permette comportamenti differenti da quelli abituali. A volte opposti: cadono gli obblighi, si infrangono i tabù, ci si veste in maniera meno convenzionale. E a volte si interrompono le diete. Una vera e propria irruzione del disordine nella vita quotidiana, tenuta però sotto controllo e limitata a momenti socialmente riconosciuti. A cominciare dal Natale, la festa delle feste per il mondo occidentale, carica di significati simbolici. La celebrazione della nascita e quindi anche della rinascita. E se questo atteggiamento nei confronti della festa vale per tutte le epoche, ancora più evidente si fa nei momenti di difficoltà, come quella che stiamo vivendo. Non a caso, a dispetto del drastico ridimensionamento dei consumi e del diffondersi del senso di insicurezza, proprio in questi giorni i Centri storici delle nostre città si riempiono ancor più di prima di luci, addobbi, alberi, presepi. Un paradosso, in controtendenza rispetto ai grafici economici che disegnano impietosamente una crisi di cui a stento riusciamo a percepire contorni e durata. Nello stesso tempo, però, la recessione rende ancora più fastidiosa la festa tra chi l’ha sempre vissuta come un fardello insopportabile; tra chi la vede come un giorno noioso che impone la vicinanza con parenti accuratamente evitati durante l’anno, la corsa frenetica agli acquisti, pranzi e cenoni…. Della voglia di festa e contemporaneamente del bisogno di superarla al più presto, parleremo con uno psicologo, con una antropologa… e naturalmente con voi! Che significato ha per voi la festa, e in particolare, il Natale? Ne siete attratti o disturbati? Cosa vi piace di più, cosa sopportate meno? Cosa vorreste rimuovere e cosa invece vorreste mantenere nelle festività di fine anno? Vale la pena festeggiare in un momento di disagio sociale e di difficoltà economica? Ospiti:ULISSE MARIANI, psicologo e psicoterapeuta; EMANUELA RENZETTI, docente di antropologia culturale all’Università degli Studi di Trento

GLI APPUNTAMENTI DEL VENERDI'

GLI ANALFABETI INFORMATICI

Non sanno mandare una e mail, non sanno scaricare o riempire un modulo, non frequentano il commercio on line, ignorano i social network. Sono questi i nuovi analfabeti dell’età digitale. Quelli che l’Ocse definisce a rischio di emarginazione per mancanza di competenze. E, contrariamente a quanto accade in altri paesi, in Italia sono molti. Il 50 per cento dei nostri connazionali adulti non possiede un computer e quindi non sa usarlo. Una schiera molto affollata, che pone l’Italia tra gli ultimi posti tra le nazioni avanzate. Un pezzo dell’Italia adulta – over 40 – trasversale alla geografia, al genere, agli studi, alle professioni. Se però i genitori e i nonni arrancano, ben diversamente si comportano i figli e i nipoti. I giovani, italiani o immigrati che siano, dai sei ai diciassette anni sperimentano, conoscono e governano i nuovi mezzi come i coetanei di tutto il mondo cablato. Un po’ come è avvenuto nel primo dopoguerra, in cui sono stati proprio i più piccoli a guidare la volata verso l’alfabetizzazione. E c’è di più. La velocità con cui i mezzi si diffondono e si perfezionano, accorcia il tempo di apprendimento e la possibilità di accedere e gestire i nuovi canali. Questo potrebbe portare, in pochi anni, a una frattura radicale tra chi conosce e chi ignora le possibilità offerte dal web. Con il rischio di una nuova forma di esclusione dai circuiti del lavoro, dello studio, del tempo libero. Ma perché – escludendo i giovani – siamo così in ritardo in questo campo? Dipende dalla mancanza di infrastrutture tecniche adeguate, da pigrizia mentale o da una cultura di base dominante, diffidente verso la tecnologia? Questi nuovi linguaggi deformano irrimediabilmente i vecchi, o possono convivere con loro? Quanto c’è di buono e quanto invece di negativo in questi nuovi alfabeti? Ospiti:il prof.MAURO MICCIO, docente di Sociologia della Comunicazione all’Università degli Studi “Roma Tre”e il prof. PAOLO FERRI, docente di “Teorie e tecniche dei Nuovi Media all’Università Bicocca di Milano e autore del saggio “Nativi digitali” (Ed. Mondadori).

I RIMPIANTI

Un rapporto interrotto o mai avviato, in amore o in amicizia; un litigio in famiglia; un corso di studi non portato a termine; spese poco oculate; una scelta di lavoro o di carriera: tra azioni commesse e occasioni perdute sono tanti i motivi di un rimpianto. E naturalmente più si investe in una scelta, più il rincrescimento è forte. Una recente ricerca svolta negli Stati Uniti da una équipe di psicologi ci dice che il motivo principale del rimpianto riguarda la sfera degli affetti: l’amore e la famiglia. E questo specialmente tra le donne. Gli uomini invece rimpiangono soprattutto le scelte sbagliate nel lavoro e nella carriera, anche se non mancano i riferimenti alla vita affettiva. Per ambedue, solo più in basso si trovano i rimpianti per non essere stati genitori all’altezza, quando si hanno figli. Seguono le lamentele per aver trascurato la salute, gli amici, la vita spirituale, il tempo libero. Ma cosa significa rimpiangere? E’ un puro esercizio emotivo e mentale o può diventare anche uno stimolo a migliorarsi, a non commettere più quegli stessi errori? Se è vero che la storia non è fatta con i “se”, il rimpianto è un atteggiamento senza ritorno? O è anche una forza attiva, propulsiva? Il rimpianto può essere collettivo? Ospiti:il prof. LUIGI ANOLLI, docente di psicologia della comunicazione e psicologia della cultura all’Università Bicocca di Milano e il prof. UMBERTO CURI, docente di storia della filosofia all’Università di Padova.

QUANDO UN LIBRO DIVENTA UN BEST SELLER?

Quando nasce un best seller? Chi rende possibile il successo di un libro? Chi decide sul mercato editoriale? Naturalmente conta il pubblico, il destinatario finale, colui che acquista il prodotto. Ma perché il lettore compra quel libro? Da chi è condizionato in questa scelta? Nella filiera editoriale, quali sono dunque i fattori chiave che determinano gusti e tendenze? L’editore, il critico, i mass media, gli opinion leader , l’autore o la qualità dell’opera? E la digitalizzazione dell’editoria – l’ebook – quanto sta cambiando le regole del mercato? L’argomento ci è offerto dalla X edizione di “Più libri, più liberi”, una grande fiera per la piccola e media editoria, allestita a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’EUR. Da domani all’11 dicembre. Una manifestazione che pone al centro di attenzione quei piccoli e medi editori che – nonostante le sempre maggiori difficoltà e la concorrenza spietata dei grandi – continuano a difendere la propria quota di mercato. Ospiti:ENA MARCHI, editor della Casa editrice Adelphi ed ENRICO IACOMETTI. Presidente Piccoli Editori dell’AIE (Associazione Italiana Editori)

GLI APPUNTAMENTI

Con: WILLER BORDON , proprietario del Teatro Quirinetta insieme a Geppy Gleijesers; GEPPY GLEIJESES, direttore artistico del Teatro Quirinetta e con MARIANELLA BARGILLI, attrice, per l'inaugurazione del Teatro Quirinetta a Roma. PAOLO MESSA, fondatore e animatore del progetto culturale “Formiche”, curatore della rivista mensile e direttore della fondazione omonima, per il libro “ DC. IL PARTITO CHE FECE L’ITALIA “ ed. Marsilio. GIACOMO ERRICO, presidente FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti)per parlare dei Mercatini di Natale.