Una seconda vita con il cavallo
"La cosa più difficile nel lavoro con il cavallo è il lavoro su se stessi". E’ quanto sostiene Timo Ameruoso, un ragazzo tedesco di origini italiane di 29 anni. Era stato una promessa dell’equitazione tedesca, poi nel 1995, a causa di un incidente stradale, resta paralizzato alle gambe. Dopo tre anni di angoscia Timo mette a fuoco la necessità di cambiare e andare avanti partendo dal trauma che lo ha costretto a pensare a sé e al cavallo anziché alla gara e al successo. Sulla sua storia Timo Ameruoso ha scritto un libro: Una seconda vita (Equitare, 2008), dove parla del suo handicap come di una risorsa: quella di lavorare su se stesso da un punto di vista diverso. L'incidente e la disabilità sono traumi ma sono anche occasione e opportunità.
"L'incidente - scrive Luca Pancalli nella prefazione - ci ha costretti a deviare il percorso, ma solo a deviarlo, non a interromperlo".
Il 15 giugno Timo Ameruoso terrà una dimostrazione del suo metodo di lavoro con il cavallo alla manifestazione internazionale di Verona: " Un cavallo per tutti” che si terrà il 15 giugno 2008, al termine dei Campionati Italiani di Equitazione per Disabili che si svolgeranno il 13 e il 14 giugno.
Alla manifestazione del 15 giugno parteciperanno trecento ospiti tedeschi disabili provenienti da Monaco di Baviera.