CENTO ANNI DI MONTAGNA
La montagna intesa come luogo di vita, di natura e di paesaggi incantati, ma anche
terra di divisione e di confine, dove si è combattuto e si è decisa la storia di interi
popoli. A cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, “Ambiente
Italia” – il settimanale della Tgr curato e condotto da Beppe Rovera, in onda sabato
27 dicembre alle 12.55 su Rai3 – ripercorre gli itinerari della memoria, analizza
la situazione odierna e traccia le possibili prospettive delle nostre aree montane.
In studio, tra gli ospiti, il giornalista Roberto Mantovani, alpinista e studioso di
montagna, Federica Corrado, ricercatrice del Politecnico di Torino e presidente
italiana di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi) ed Enrico
Borghi, presidente dell’Uncem, a capo della neo costituita "Commissione per le
politiche della montagna" dell’Anci. In collegamento da Roma, Carlo Alberto Pinelli,
regista, ambientalista, alpinista, co-fondatore dell’Associazione Mountain Wilderness
International, autore del recente film “La storia di Cino. Il bambino che attraversò le
montagne”, realizzato sulle Alpi Marittime.
La montagna è anche museo a cielo aperto, con i camminamenti, le trincee, i baluardi
e i ripari scavati dai soldati nella roccia. “Ambiente Italia” ci porta in val di Susa,
vicino a Bardonecchia, dove sorge la più grande fortificazione delle Alpi Cozie, il
forte Bramafam, costruito alla fine dell’Ottocento, adibito a campo di prigionia
per gli austriaci nella Grande Guerra, avamposto tedesco dal ’43 al ‘45, gestito oggi
dall’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare.
Il viaggio prosegue, poi, da Nord a Sud, fino al Vesuvio, ripreso dalle telecamere
degli Alleati nel ’44, durante l’ultima eruzione. Qui il vulcanologo americano Flavio
Dobran, che ha ipotizzato una futura disastrosa esplosione con un milione di vittime,
ha incontrato gli studenti dell’Istituto Francesco d’Assisi – Don Bosco di Torre del
Greco, città che si trova nella zona rossa, quella più a rischio in caso di eruzione.
La colonna sonora della puntata è affidata al coro degli Alpini dell’A.N.A. di
Torino che intoneranno strofe di canzoni che ci riporteranno indietro nel tempo.