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LA MOVIOLA DEL 23 SETTEMBRE 2012

ASCOLTA E SCARICA IN PODCAST LA MOVIOLA DI FILIPPO GRASSIA.


LA MOVIOLA ALLA RADIO E I VOTI AGLI ARBITRI


 


SEMAFORO ROSSO(NERO) PER ALLEGRI


Due espulsioni e un rigore stendono il Milan a Udine. Rigori concessi giustamente anche a Torino, Sampdoria, Bologna, Parma e Fiorentina. Manca invece un penalty per parte a Pescara e Bologna.


 


Il momento di crisi del Milan si rispecchia anche negli episodi da moviola della sfida che i rossoneri perdono per 2-1 al Friuli contro l’Udinese. Due espulsioni e un rigore ai danni del Milan affossano la squadra di Allegri, nonostante tutto confermato dalla società alla guida del club. L’episodio più importante coincide proprio con il rigore che permette all’Udinese di tornare nuovamente in vantaggio a metà ripresa dopo i gol di Ranegie e il pareggio di El Shaarawy. Zapata aggancia la caviglia di Ranegie impedendogli di tirare, Di Natale riprende il pallone e lo spedisce in rete. Ma l’arbitro Celi (voto 6,5) non convalida avendo fischiato il fallo un attimo prima: concede il rigore all’Udinese ed espelle per doppia ammonizione Zapata. Poteva starci anche il rosso diretto. All’82 il Milan si ritrova in nove uomini in seguito all’espulsione di Boateng che colleziona due ammonizioni in otto minuti: la prima per un calcione da dietro a Pinzi che già da sola meritava il rosso diretto, la seconda per un fallo su Pereyra che in realtà non era da giallo.


 


Ora gli altri episodi da moviola della quarta giornata di Serie A:


 


Parma-Fiorentina 1-1 – anticipo di sabato pomeriggio (arbitro Valeri, voto 8). Al 10’ Pabon finisce a terra nell’area viola dopo essere stato anticipato da Borça Valero che gli porta via il pallone. Non c’è fallo e infatti l’arbitro Valeri fa giocare. Al 55’ Valdes si fa parare un rigore da Viviano: tanto netto quanto ingenuo il fallo di Roncaglia su Pabon. Al 72’ Rosi si sgambetta da solo senza subire fallo da Borça Valero, cade nell’area viola, chiede il rigore e si prende il giallo per simulazione. Al 42’ Rosi mette giù Cassani, liberato da Toni davanti a Mirante: rigore a favore della Fiorentina ed espulsione di Rosi. Dal dischetto Jovetic si fa deviare il tiro da Mirante. Al 46’ Valeri concede un terzo rigore, stavolta al Parma. Il fallo lo commette Toni che s’aggiusta il pallone con il braccio destro nell’area gigliata. L’arbitro grazia Toni che era stato ammonito un minuto prima per proteste.


 


Juventus-Chievo 2-0 – anticipo di sabato sera (arbitro Russo, voto 6,5). Al 17’ manca un rigore alla Juventus, passato del tutto inosservato. Asamoah, in percussione sulla sinistra, anticipa Vacek che invece del pallone trova le gambe del ghanese e lo manda a terra. Il tutto poco dentro l’area. Invece del rigore, l’arbitro Russo concede l’angolo alla squadra bianconera come se fosse stato Vacek a colpire per ultimo il pallone. Al 26’ il direttore di gara annulla giustamente un gol di Vucinic, in evidente fuorigioco sul passaggio di Isla sporcato da Hetemay. In occasione del raddoppio di Quagliarella, i giocatori del Chievo se la prendono con l’arbitro che, in avvio di azione, non punisce la spinta con cui Asamoah si libera di Cruzado e conquista il pallone. Ma questo è stato il metro usato da Russo durante il match.


 


Sampdoria-Torino 1-1 – anticipo di domenica a pranzo (arbitro Calvarese, voto 7). Al 36’ il direttore di gara annulla un gol della Sampdoria per fuorigioco di Maxi Lopez. L’argentino è in netto fuorigioco quando devia in porta un tiro di Berardi che aveva ripreso una punizione di Maresca finita sulla traversa: l’assistente Niccolai alza subito la bandierina. Poi Calvarese concede un rigore per parte. Al 69’ il primo, che porta in vantaggio il Torino: Soriano mette giù Cerci nell’area doriana e l’arbitro indica correttamente il dischetto. All’84’ il secondo: lo provoca Glick che, nel cuore dell’area granata, manca il pallone e sgambetta Eder. Al 90’ la Samp reclama il rigore per un presunto mani di Salvatore Masiello nell’area torinista. Ma dalle immagini non si ha alcuna certezza del contatto. Anzi. L’arbitro fa giocare: probabilmente la decisione più giusta. Per Calvarese, uno dei nuovi acquisti della squadra di Braschi, una prestazione di rilievo.


 


Atalanta-Palermo 1-0 (arbitro Giacomelli, voto 6,5). Nel primo tempo le squadre reclamano un rigore per parte. Al 28’ il Palermo si lamenta per una caduta di Hernandez nell’area avversaria dopo un duello con Manfredini. Ma è l’uruguaiano a cominciare l’azione fallosa e il fischietto triestino concede la punizione a favore dell’Atalanta. Poi è la squadra di casa a protestare dopo un tiro di Raimondi intercettato da Donati con le braccia accostate al petto per proteggersi dalla fucilata. Niente di volontario. Al 39’ il Palermo va in gol di testa con Munoz su punizione di Ilicic da destra. Ma l’arbitro annulla per il fuorigioco dell’argentino, all’incirca un metro oltre la linea difensiva dell’Atalanta. Nel recupero l’arbitro si limita ad ammonire Troisi per un brutto fallo da dietro su Dybala: il fallo però è da rosso pieno.


 


Bologna-Pescara 1-1 (arbitro Romeo, voto 5). Gilardino porta in vantaggio all’8’ la squadra felsinea deviando in rete un cross di Garics da destra. L’arbitro Romeo convalida, ma l’attaccante è in fuorigioco, con la gamba sinistra, rispetto a Cosic, ultimo difensore abruzzese. Valutazione quasi impossibile a velocità reale.  Al 31’ Diamanti segna a gioco abbondantemente fermo dopo un errore di Romeo che fischia un fallo di Kone a danno di Cosic. Ma il difensore del Pescara sbaglia il controllo del pallone e si lascia cadere senza subire fallo. Poi manca un rigore al Bologna al 53’ quando Cascione, in barriera dentro l’area, intercetta volontariamente con il braccio destro una punizione di Diamanti. L’arbitro non fa una piega. Per la cronaca Cascione era stato ammonito un attimo prima per il fallo sullo stesso Diamanti che aveva provocato la punizione. Il rigore per i rossoblù arriva al 62’ quando Gilardino, scattato in posizione regolare, lo teneva in gioco Modesto, viene steso dal portiere Perin. L’arbitro Romeo espelle erroneamente Perin perchè c’era Modesto pronto a intervenire, e concede il rigore al Bologna. Su questo niente da dire. Nel finale Natali trattiene Vukusic, che lo aveva saltato con un pallonetto, nell’aera bolognese impedendogli di raggiungere il pallone e tirare da posizione ravvicinata. Poteva starci il rigore per il Pescara.


 


Catania-Napoli 0-0 (arbitro Bergonzi, voto 6-). Pronti via e dopo due minuti la squadra etnea si ritrova in 10 uomini: espulso Alvarez per fallo da ultimo uomo su Cavani lanciato verso la porta di Andujar. Clamoroso il pasticcio dell’argentino che non controlla un passaggio di Legrottaglie ed è costretto al fallo da rosso diretto. Inevitabile la decisione dell’arbitro Bergonzi. Al 58’ Legrottaglie intercetta con la mano sinistra un passaggio di Pandev indirizzato a Cavani. Bergonzi ammonisce il difensore catanese, ma poteva starci il rosso perché senza l’intervento di Legrottaglie Cavani si sarebbe trovato a tu per tu con Andujar.


 


Inter-Siena 0-2 (arbitro Massa, voto 7). Sul finire del primo tempo Milito, servito da Guarin, si lascia cadere nell’area avversaria senza subire fallo da Felipe. L’arbitro non abbocca, ma si dimentica di ammonire l’attaccante interista per simulazione scatenando le proteste dei friulani.


Lazio-Genoa 0-1 – posticipo di domenica sera (arbitro Damato, voto 7). Al 65’ Borriello e Scaloni si trattengono a vicenda nell’area biancoceleste. Borriello reclama il rigore, ma Damato fa bene a non fischiare anche perché è proprio l’attaccante del Genoa a commettere per primo il fallo. Poi lo stesso Borriello al 78’ firma il gol partita per il Genoa, complice un crampo che colpisce Biava, suo diretto marcatore, impedendogli di inseguire Borriello lanciato a rete da Antonelli. Nel recupero la Lazio va in gol con Kozak, ma l’arbitro annulla giustamente la rete per un evidentissimo fuorigioco dell’attaccante ceco sul tiro di Klose.

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