Alzheimer, accanto a chi dimentica

A Tg1/Fa’ la cosa giusta si parla di come stare accanto a chi è malato di Alzheimer, a chi soffre di deterioramento cognitivo, malattie che nel mondo colpiscono 35,6 milioni di persone, un milione circa in Italia. Malattie che hanno bisogno di essere curate non solo con un approccio medico, ma anche con un approccio globale che includa il benessere generale del malato e di chi gli è vicino. E’ quanto sostiene la piattaforma delle organizzazioni non governative europee che si occupano di terza età e di demenza senile. In mancanza di servizi è soprattutto la famiglia a sostenere il carico della cura del malato. Per alleviare lo stress del "caregiver" e per una messa a punto temporanea del malato di demenza senile, che è un paziente fragile perché generalmente affetto da più patologie, i cosiddetti ricoveri di sollievo sono una grande opportunità. In studio Luisa Bartorelli, geriatra presidente di Alzheimer Uniti di Roma e Annarita Pellegrino, fisiatra, responsabile del Centro Santa Maria alla Pace - Fondazione don Gnocchi Roma che ha seguito l’avviamento di 30 posti letto al Centro Santa Maria della Provvidenza , sempre della Fondazione don Gnocchi . Si tratta di posti letto “dinamici “dove il paziente resta il tempo necessario , e non “letti di parcheggio “del malato. Luisa Bartorelli è stata consulente scientifica di Pupi Avati per il film "Una sconfinata giovinezza”, film sull’alzheimer.