Il Terzo Anello - I luoghi della vita

GIOVANNI CARANDENTE

  • Andato in onda:20/01/2008
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GIOVANNI CARANDENTE

Tra i protagonisti della scena artistica italiana del dopoguerra lo storico e critico d'arte Giovanni Carandente inizia la sua attivita' professionale nella seconda meta' degli anni quaranta, forte di una formazione illuminata dall'insegnamento di figure come il medievalista Pietro Toesca e lo storico dell'arte Lionello Venturi. Quest'ultimo, assieme allo 'storicista' Mario Salmi, sono le personalita' dalle quali apprende il metodo di ricerca che, ancora giovane, lo conduce prima alla Soprintendenza di Cosenza poi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma dove lavora, per anni, a fianco della allora direttrice Palma Bucarelli. Il ricordo di lei, come di tutti gli amici, colleghi e personaggi che Carandente rievoca per noi, emerge in maniera lucidissima nel suo racconto. Come nel caso di Cesare Brandi di cui ammira 'la mirabile lingua' e a cui e' legato per l'esperienza avuta nel campo del restauro (gli affreschi perduti della cappella Ovetari a Mantova di Mantegna). E, ricordando la mostra su Antonello da Messina del 1953, non manca l'occasione per scagliarsi contro la scarsa scientificita' delle mostre allestite ai giorni nostri. Ma il racconto non tralascia dirievocare, con orgogliio, l'avventura delle 'Sculture in citta', allestita a Spoleto su entusiastica richiesta del Direttore del Festival Giancarlo Menotti, nel 1962. La scultura contemporanea internazionale ha avuto in Carandente un promotore attento e appassionato, come sottolinano anche i contributi raccolti dagli ospiti intervenuti a completare il ritratto del personaggio, la scrittrice e storica d'arte Marisa Volpi e il giovane storico dell'arte Marco Tonelli, autore di una storia della scultura da Donatello a Rodin. Dalle sculture di David Smith , esposte nel Teatro Romano di Spoleto, alla retrospettiva di Henry Moore al Forte Belvedere di Firenze nel 1972, per cui ha ricevuto, dalla regina Elisabetta, l'onorificenza di Commander dle British Empire; dalla mostra di MONDRIAN a Roma con Carlo Scarpa agli anni della Biennale di Venezia (1988-1992), dalla mostra sull'arte russa al Lingotto di Torino, alle amicizie con Calder, Chagall e altri artisti, per ogni occasione Carandente ha una rivelazione da offrire agli ascoltatori, un ricordo o un aneddoto che rende avvincente il racconto di oltre cinquanta anni di attivita' militante.

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