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TG1 FA' LA COSA GIUSTA del 22 febbraio 2011

  • Andato in onda:22-02-2011
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Il Ciad, no man's land a sud della rivolta in Libia

Fanè Ibrahim, 35 anni sfollata del Ciad, è madre di 7 figli, malnutriti, due sono morti. Ora che è di nuovo incinta va in ambulatorio dove è seguita da Dersou Wakongou, ostetrica della ong Coopi che insegna alle "Matrone", alle anziane dei villaggi come far partorire le donne. Faisa Arbab Kamis, profuga del Sudan ha 30 anni e 7 figli, un altro è in arrivo. Suo marito ha due mogli.Incontri di vite spezzate nel villaggio di Koukou nell'est del Ciad, al confine con il Darfur, la regione occidentale del Sudan da dove sono scappate centinaia di migliaia di persone. Eppure qui, dove la lotta per la sopravvivenza è durissima i rifugiati sudanesi hanno imparato a convivere con gli sfollati interni, con le tribù locali, trasformando il piccolo mercato del villaggio nel grand marchè d'Aradib dove ogni giorno 60 mila persone si incontrano per scambiarsi le loro merci Laddove prima vivevano 7 mila persone oggi ce ne sono 58 mila, ma l'impatto ambientale è devastante. A Tg1/Fa' la cosa giusta reportage di Lucia Duraccio e Guido Cravero nel Ciad orientale.In studio Claudio Tarchi, responsabile desk Coopi in Ciad e Centrafrica.Coopi - cooperazione internazionale è una organizzazione non governativa riconosciuta dal ministero degli esteri che lotta contro ogni forma di povertà per migliorare il mondo.www.coopi.org

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