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Immigrazione e integrazione sociale: politiche e servizi del Ministero del Lavoro
29 dicembre 2010

Nel nostro paese gli stranieri crescono costantemente di numero e fanno sempre più parte della nostra vita sociale. Anche se negli ultimi anni ci sono segnali di rallentamento dei flussi migratori. Secondo il XVI rapporto della Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) nel 2010 sono circa 100.000 in meno rispetto al 2007. Soprattutto per colpa della difficile congiuntura economica, che ridimensiona i nuovi arrivi. Il saldo resta comunque attivo. Al primo gennaio del 2010 gli immigrati in Italia sono 5,3 milioni, di cui solo 544.000 irregolari. E migliora la qualità della loro presenza. - sempre più numerosi sono gli stranieri regolarizzati; - aumentano tra gli immigrati i diplomati e i laureati; - cresce la schiera di quelli che lavorano (il 10 per cento in più rispetto al 2009), nonostante rimanga alto il tasso di disoccupazione complessiva; - calano i reati degli immigrati, quasi il 14 per cento in meno tra il 2008 e il 2009; - aumenta il numero dei minori residenti, di seconda e terza generazione. Oltre un milione. Triplicati rispetto al 2003. Ne parleremo con Natale Forlani , Direttore Generale dell’Immigrazione, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con LAURA BOLDRINI portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha pubblicato “Tutti indietro. Storie di uomini e donne in fuga e di un’Italia tra paura e solidarietà” (Rizzoli), e con Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e Presidente della Conferenza Episcopale Umbra e della Federazione Biblica Cattolica

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