Un caso di coscienza 5

Un caso di coscienza 5 - La forza di ricominciare del 30/09/2013

  • Andato in onda:30/09/2013
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Dopo anni di lotta contro la camorra la pm Giulia Longo, vecchia amica di Rocco, torna a Trieste convinta che l’infiltrazione mafiosa sia arrivata al Nord. Le sue indagini si concentrano sui fratelli Marco e Fulvio Fabris, imprenditore l’uno e avvocato l’altro, che Giulia sospetta essere a capo di un’organizzazione collusa con la camorra. Aiutata da Rocco, la pm comincia a collegare i misteriosi omicidi di suo marito Saverio e della funzionaria di polizia, Chiara Rosati, con un traffico illegale di rifiuti tossici, che transita nella regione e sembra condurre proprio ai fratelli Fabris. Pur sospettando la verità, Rocco e Giulia non hanno prove per incastrare i due. L’unico anello debole della catena è Carmine Bellopede, finito in carcere per estorsione e omicidio e lasciato a marcire in galera dall’organizzazione. Rocco riesce a far sbottonare l’uomo, che parla di traffici velenosi, confermando la loro tesi sui rifiuti tossici. Nel frattempo, Alice sembra aver trovato non solo il padre biologico per il figlio tanto desiderato, ma anche un possibile compagno di vita. Rocco si scopre geloso e si rende finalmente conto dei sentimenti che prova per l’amica. Alice intanto scopre, a sue spese, che l’uomo con cui esce è in realtà un violento. Mentre Rocco è da Valeria per troncare la loro relazione, arriva una telefonata in cui Alice gli chiede aiuto: sfuggita ad un tentativo di violenza del suo accompagnatore, teme di essere aggredita di nuovo. Rocco si precipita da lei e la soccorre appena in tempo. Dopo tante incomprensioni, per Alice e Rocco questa è l’occasione di ritrovare un’intimità che hanno a lungo desiderato. L’improvviso ricovero di un autotrasportatore campano e di sua figlia, che risultano contaminati da radiazioni, mette Giulia e Rocco sulla pista del trasporto di scorie via terra. L’uomo è infatti reduce da un incidente stradale, anche se del camion che guidava non restano tracce: a farlo sparire ci hanno pensato gli uomini dei Fabris. In un nuovo interrogatorio a Bellopede, Rocco scopre che i traffici dei due fratelli sono favoriti dall’appoggio di un politico insospettabile: Vittorio Corsi. Dopo aver parlato con Rocco, però, Bellopede viene ucciso in carcere. Giulia cerca senza esito di avere notizie dal camionista ricoverato in ospedale che per paura di perdere anche lui la vita si rifiuta di parlare. La Pm decide allora ad affrontare Vittorio Corsi che, messo alle strette, getta la maschera e le mostra delle foto, scattate in casa sua, che ritraggono Giulia a letto insieme a Marco Fabris. Giulia non si piega, ma ora sa di trovarsi completamente isolata: solo Rocco resta al suo fianco…

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