Metz Yeghern, cosi gli armeni chiamano il genocidio che hanno subito e che li ha costretti ad una diaspora, ad una fuga nei paesi di mezzo mondo. Metz Yegehrn significa semplicemente “il grande male”, una serie di stragi che dalla fine del 1800 fino al culmine del 1915 colpiscono la popolazione armena. Due scrittrici si sono incontrate davanti alle nostre telecamere per raccontarci non solo il genocidio ma anche come la cultura armena si è salvata in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in altri paesi. Lo fanno attraverso due opere: il nuovo romanzo di Antonia Arslan che dopo il successo della “Masseria delle allodole” continua il racconto della storia in “La strada di Smirne” e il libro di Sonya Orfalian che ci spiega come attraverso la cucina e le sue ricette tradizionali gli armeni siano rimasti legati alla loro identità e alla loro cultura.