Orlando (PD), Italia simile a 20 anni fa per diseguaglianze sociali
“Oggi serve una svolta politica che metta al centro un tema che viene rimosso: la diseguaglianza sociale del nostro Paese”. Lo ha detto Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd. “Nel nostro Paese le differenze sociali sono cresciute – continua Orlando rivolgendosi al prof. Paolo Becchi, ospite della trasmissione – anche perché quelli che hanno inneggiato alla rivoluzione grilliana nel corso di questi 20 anni dentro alle università sono stati zitti e hanno tollerato un pensiero neoliberista che è diventato un’ideologia dominante. Quello che dobbiamo affrontare è come questo paese sia diventando troppo simile a quello di 20-30 anni fa, perché è diseguale come quello di 20-30 anni fa, con meno possibilità e con meno futuro. Se non mettiamo in discussione alcune rendite, alcuni privilegi, se non ripristiniamo la progressività dell’imposizione o spostiamo la tassazione dal lavoro ai patrimoni come chiedono i sindacati, andremo verso un Paese in cui il figlio dell’operaio continuerà a fare l’operaio, in condizioni molto peggiori del passato”.
“L’unico modo per contrastare poteri sovranazionali come quelli della finanza – aggiunge – è costruire qualcosa che assomigli a uno stato a livello europeo. Quando parlo di redistribuzione del reddito, quando parlo di politiche industriali, parto dal presupposto che queste cose si possano fare solo su scala sovranazionale. L’idea di un’Italietta che regredendo nella sua dimensione nazionale sia in grado di contrastare le diseguaglianze è una cosa che si può solo raccontare per ragioni propagandistiche”.